Finalmente ritorno su questa bellissima via classica, dopo un tentativo di 10 anni fa…
Le condizioni che abbiamo trovato sono discrete, le sezioni in roccia della via sono pulite (utili cordini e friends medio-piccoli), ma purtroppo il rigelo notturno è stato praticamente nullo per via della nottata nuvolosa.
Della famosa “scimitarra” credo sia rimasto poco, alcuni tratti in roccia di quella zona erano probabilmente nevosi in passato…
Oltre a noi altre 4 cordate. Noi abbiamo dormito al biv. Taveggia avendo avuto notizie che l’Oggioni fosse già pieno.
Siamo scesi dalla cima con le doppie fino al ghiacciaio del Ventina, che è del tutto irriconoscibile rispetto ai miei ricordi, neppure tanto lontani… comunque un passaggio si trova, provo a riassumere: noi dal bacino sommitale del ghiacciaio siamo scesi tutto a destra a una zona di pendii e roccette, da qui tutto a sinistra su una specie di ampia rampa/cengia nevosa che poi diventa un pendio che scende a fianco della grande seraccata alta; poi di nuovo tutto a destra su un ripiano non ben visibile dal basso che porta sopra la più piccola seraccata inferiore; infine traversando verso destra sopra di questa, raggiungendo per facili pendii il bacino glaciale in fondo.
Grazie a Olivier per la proposta!