- Accesso stradale
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Dopo aver trovato Pacha Mama impraticabile (due giorni di sole non sono bastati per asciugarla) ripieghiamo su questa via per non buttare 170 km di autostrada nel nulla. I gradi segnati su Gulliver sono decisamente diversi da quelli che si trovano sulla relazione del CAI Seregno che ho consultato e mi sembrano molto stretti per quanto riguarda i primi tre tiri, dove per altro si concentrano le diffcoltà. Chi ha scritto la descrizione è sicuramente un maestro dell’arrampicata di aderenza, mi piacerebbe conoscerlo e ricevere qualche lezione in cambio di una birra. Se mi leggi palesati :). A parte tutto, il passo più duro è il ribaltamento dal tettino di L2 (c’è una rovescia smagnesata che non ho visto e mi sono complicato la vita notevolmente), a cui seguono una serie di passaggi su placca di aderenza. Su L3 invece, tanto per cambiare, dimenticatevi l’uso degli avambracci (e forse anche delle dita) per una sequenza molto continua di passi in spalmo obbligati e su placca neanche troppo appoggiata. Insomma una gioia per i piedi.
Con Ste, elegantissimo spalmatore.