Curbasiri (Punta) da strada Pian Neiretto per il Colle della Roussa

Pensavo di salire al rifugio della Balma ma a vedere le cime innevate col cielo sereno non ho resistito ed ho deciso di tentare qualcosa di più, è venuto fuori un bel giro ad anello con due cime molto panoramiche apportando qualche piccola ma sfiziosa variante. La sterrata è quasi tutta ricoperta di ghiaccio e neve pressata dai numerosi passaggi, lunga e scivolosa e non vedevo l’ora che finisse per iniziare la salita vera. Arrivato nei pressi dell’Alpeggio a 1550 m. una svista m’impedisce di capire dove continua la traccia e mi vado ad intrufolare in un ripido traverso non tracciato a cui seguirà la salita di un canalone che mi porterà fortunatamente poco sotto Sellery superiore. Da li seguo le tracce di uno che mi precede di un centinaio di metri, uno che pare saperla lunga, tant’è che riesco a tagliare fuori anche se di poco il colle la Roussa puntando direttamente alla dorsale della cima, alla quale giungo 3 ore dopo la partenza. Sulla cima tira vento freddo per cui mi abbasso di pochi metri verso la Bocciarda e mi fermo per una pausa al sole. Intanto seguo i movimenti del tipo che la sa lunga e vedo che sparisce dopo la seconda cima, così realizzo che si può tentare l’anello. La voglia di ripercorrere tutta la sterrata è poca, così decido di rischiare e mi porto sulla seconda cima, la Bocciarda di poco più bassa. Le tracce che seguirò sono inconfondibili, il tipo la sapeva davvero lunga, le seguo (replicandone anche gli errori) e scendo a valle attraverso un pendio molto ripido e un po’ di betulle verso il fondo fino alla Palazzina Sertorio. Neve tutto sommato buona per le ciaspole, nonostante le temperature elevate. Buona parte di salita e discesa sono all’ombra. Occorre aggiungere un centinaio di metri di dislivello per risalire la seconda cima.