2 corde da 60 sono comode per velocizzare la discesa. Discesa che abbiamo fatto dalla normale seguendo sempre dalla cima le soste con catene e anello d’acciaio. La prima sosta (scendendo dalla vetta) è nascosta dietro il gendarme a sx orografica appena dove inizia il nevaio di vetta; le successive sempre più o meno in linea tutte d’acciaio. Scesi direttamente sul secondo nevaio e poi ultima doppia sul ghiacciaio dello chatelet che comodamente si scende senza ramponi fino a ritrovare il sentiero che sale dal monzino all’Eccles.
Noi siamo saliti in conserva per 3/4 della via. Tiri superiori con roccia molto bella. Ci sono fix dorati e fix non dorati.
Aggiungo la foto presa dal sito del monzino che mostra le linee di salita di alcune vie della A.Croux. Questa via è la numero 9 (la Ottoz la 7). Avere ben in testa dove parte la via poichè come la ottoz i primi spit sono dorati.
In generale via da intuire nella parte bassa poichè ad eccezione del primo tiro pieno di spit (a cui manca però la sosta) non c’è niente. Ma basta salire per placche e balzi facili alla fine si arriva sul secondo nevaio dove inizia la seconda parte più interessante della via.
Fatta in giornata dal parcheggio, pausa thè al monzino col gestore molto cordiale.