Croux (Aiguille) – Via Cheney alla Cresta SO

Croux (Aiguille) – Via Cheney alla Cresta SO
La gita
ceceme
4 15/09/2017

La via è assolutamente intuibile, fattibile tutta in scarponi anche se sul tiro in comune con la Ottoz le scarpette non sono da disdegnare. Protetta dove serve, aggiunto solo qualche friend in alcuni passaggi dove c’era qualche chiazza di neve. Da non perdere la salita alla cima nord per la vista spettacolare sulla zona più selvaggia del monte Bianco. Rifugio Monzino chiuso; aperto invernale ma non c’è acqua nè luce. ( l’acqua si recupera prima dell’ultimo salto roccioso per arrivare al rifugio).

Sfruttando una finestra di relativo bel tempo siamo partiti con l’intenzione di salire al Croux, sfruttando la giornata intera il venerdì e solo mezza giornata il sabato in quanto le previsioni davano peggioramento. Quindi venerdì salita al Monzino , poi salita ricognitiva al Croux per via più facile e poi il giorno successivo salita per la Ottoz e rientro a casa in serata. Peccato che non avessimo considerato che forse era troppo. Difatti l’aver arrampicato con temperature sempre sotto lo zero ci ha fisicamente provato e il sabato mattina, pur essendo bel tempo, non ce la siamo sentiti di ripartire per scalare la via Ottoz. Quindi abbondante colazione, fotografie a destra e sinistra e poi con calma siamo saliti sulla cima dell’auguille de Chatelet, prima di riprendere la strada del ritorno… in due giorni non abbiamo visto anima viva, nemmeno animali anche se ne abbiamo trovato le tracce. Comunque ambiente di eccezionale bellezza e asprezza; come lessi su una vecchia rivista, questa zona è sicuramente l’angolo più “disumano” del monte Bianco!! Un saluto a Claudio sempre pronto ad avventurarsi per monti.

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