Croce (Punta e Colle) dal Colle San Carlo per il Lago d’Arpy

Croce (Punta e Colle) dal Colle San Carlo per il Lago d’Arpy
La gita
brunello-56
5 27/12/2013
Accesso stradale
In auto ad Arpy
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1600

Oggi Cima della Croce. …. che croce.
Siamo partiti da Arpy per risalire verso il Col S. Carlo lungo il percorso per le racchette, scartando invece la salita al lago per il sentiero estivo (n. 14), troppo ripido e con troppa neve fresca. Costeggiata quindi la pista da fondo, si arriva al ponte dove parte il percorso per le ciaspole, che però è tutto su neve fresca immacolata: si sale battendo la pista, seguendo i paletti, e sprofondando oltre il ginocchio. Eterno.
Arrivati sulla strada sterrata, al bivio si scarta la possibilità di salire al Colle della Croce lungo la mulattiera militare (sentiero n. 16 estivo) e si prosegue per il Lago d’Arpy. Qui si incontrano le provvidenziali tracce di due sci-alpinisti, tracce che ci portano fino al colle, dal quale in breve si arriva alle fortificazioni in vetta.
Salita faticosa, nonostante le tracce si sprofonda sempre, ma l’ambiente ed il paesaggio sono di quelli che danno la carica.
Discesa per lo stesso percorso di salita. Per la cronaca: nel frattempo la nostra traccia da Arpy è diventata un’autostrada.
Metri di dislivello complessivo: 798 (dai 1680 m di Arpy alla vetta 2478 m)
Chilometri di sviluppo: tanti, valore esatto dalla fonte ufficiale erba olina.
Giornata fredda, poco sole data anche l’esposizione, ma luce perfetta per le immagini, con un incredibile rosa al tramonto.

Oggi la gita parlava canavesano, in compagnia di erba olina, incredibile apripista, e Vittorio. Grazie per avere proposto questa gita e per avere fatto tanta strada a venire in Valdigne, e grazie soprattutto per la compagnia per questa splendida giornata.
Un grazie ai due scialpinisti francesi che ci hanno fornito la traccia ed un saluto ai due ragazzi incontrati sull’ultimo fortino. Poi a Frank, salito stando sempre in retrovia e con un’aria sagrinata ma poi stra-pimpante al ritorno; sarà l’effetto discesa ….
E grazie alla moglie per il recupero a Morgex.

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