Di questa via si è detto ormai tutto,la più ripetuta in cristalliera.
Personalmente non avendo più scalato con continuità e su certe difficoltà ed essendo la prima volta che la salivo l’ho trovata impegnativa ma non stressante,con una chiodatura quasi sempre ok.Esteticamente bella e continua.
Mi permetto una riflessione:negli anni giovanili ho scalato più volte la Bianciotto originale(almeno quattro) e le sue varianti,alcune riprese dalla via di Michelin.Oggi il Bianciotto originale credo sia caduto nell’oblio,vista anche la chiodatura precaria,penso sarebbe opportuno rivederne la chiodatura (sostituendo i vecchi chiodi con altri chiodi,senza usare spit)
e sistemarne le soste.Anche perchè il tracciato originale ha una difficoltà abbordabile per molti e un fascino storico non indifferente e credo meriti di essere rivalutato.Scesi con quattro doppie da 50,miracolosamente senza incastrare nulla.Abbiamo sostituito qualche cordone vecchio alle soste.
Fatta a tiri alterni con Lourens “mangiapoccagasuens” ieri all’altezza del suo soprannome,ben tre fermate cagatorie prima di attaccare la via.Un pò arrugginiti,ma con “mestiere” siamo arrivati in cima.
Altra musica per gli amici bergamaschi Enrico e Nadia,che su queste difficoltà passeggiano,sono lieto che sia piacuto a loro sia il posto che la via,poi il rientro serale,con tramonto rosso sulla Cristallera è stato impagabile.Attaccato alle 12,freddino solo il primo tiro (fatto da Lourens).