Linea fantastica e molto logica, abbiamo seguito interamente la relazione qui riportata. Via assolutamente da non sottovalutare, il grado di 5b max e obbl. a nostro avviso non ha senso e trae ampiamente in inganno. La roccia soprattutto in basso è abbastanza grama, bisogna stare molto attenti a cosa tirare fino a metà del diedro Caneparo. S1 non c’è: consigliabile fare sosta su spuntone, io ho unito L1 e L2 ma le corde tirano in una maniera incredibile, assolutamente da non fare. L3 Diedro Caneparo tiro decisamente sostenuto e continuo, diedro fessurato da tenere in dulfer con faccia sinistra strapiombante e faccia destra molto liscia, sicuro non è il nostro stile ma abbiamo trovato lunghissimo: personalmente ho fatto dei 6a+ in montagna più semplici, il V+ sostenuto degli anni dell’apertura si può tradurre tranquillamente in un 6b attuale. Nella fessura comunque si riesce a proteggersi bene con i friend medi (son salito in A0 sui friend) e quasi un uscita c’è un provvidenziale sasso incastrato. S3 ottima su due spit nuovi + chiodo. L4 facile, divertente e ben proteggibile traversando a sinistra fino ad una sosta attrezzata per la calata. Unito agevolmente L5 ed L6. Il diedro Dassano da sotto spaventa e sembra durissimo e strapiombante, in realtà è poi ben appigliato tranne in un tratto in cui ho fatto A0 sui friend medio-piccoli, secondo me in libera 6a duro. In cima al diedro ho visto che la sosta rimane in basso a sinistra dunque l’ho saltata: ho proseguito sulla placca Motti (bellissima!) sui primi 3 chiodi per poi traversare a sinistra sempre su difficoltà di V+ sostenute fino alla sosta con cordoni bianchi.
Attrezzatura: a mio parere utile doppiare le misure medie di friend, io avevo solo una serie completa dallo 0,1 al 3 ma avrei preferito avere qualcosa in più.
Consiglierei: 1x 0,1 – 0,2 – 0,3 – 2 – 3
2x 0,4 – 0,5 – 0,75 – 1
Probabilmente non siamo abituati a questo tipo di scalata ma abbiamo trovato lunghissimo. Personalmente ho fatto vie valutate TD/TD+ e ho faticato di meno.
Salita da primo con Angelo, bravo a venire su sempre senza troppi patemi.
Dietro di noi Mirko e Mattia in alterno, che hanno accettato volentieri una nostra corda dall’alto nei due tiri duri, più che altro meglio non rischiare in questi casi se non si è sicuri al 100%.
Gran soddisfazione una volta usciti, bravi anche i ragazzi alla loro prima vera esperienza su una via così sostenuta e completamente da proteggere.