Con poco tempo a disposizione il ns obiettivo era “solo” guardare la variante a sx (lato Chisone) del primo torrione, dove Alberto aveva visto un chiodo tempo fa, ma il sole arriva tardi in questa stagione.. così saliamo in vetta al primo torrione da dove normalmente lo si scende (un passo di III+ all’inizio poi facile) e con sorpresa notiamo una sosta a golfari proprio in cima, un paio di metri a dx (faccia a monte) della fine della fessura, utile sia per calarsi verso monte che per recuperare il secondo. Ci caliamo verso valle alla base del salto, sul ripiano a metà torrione e qui troviamo una sosta a 2 fix alla base di un muretto, utile per recuperare il secondo dopo il tratto chiave iniziale. Siccome il sole tarda ancora a raggiungere la zona di ns interesse e il tempo passa risaliamo il primo torrione e poi saliamo anche il secondo, in cima al quale troviamo una terza sosta a golfari, anche questa utile per recuperare il secondo ma utilizzabile anche per calarsi oltre il torrione verso monte (si scende comunque senza problemi disarrampicando). Siamo poi tornati al colle di Pra Reale aggirando il secondo torrione lato val susa e il primo lato val chisone. A questo punto il sole era finalmente arrivato e Alberto ha potuto provare la “variante” con il chiodo, trovandola piuttosto difficile e calandosi infine dal chiodo stesso (come probabilmente fece chi lo piantò in un tentativo di salita).