- Accesso stradale
- Ottimo fino a Planaval. E' possibile parcheggiare anche lungo il torrente dopo il ponte.
Saliti da Planaval all’alpe Bonalex per il sentiero di fondovalle e la pittoresca gola con percorso affascinante e sentiero in buone condizioni. Dall’alpe Bonalex si percorre brevemente la sterrata verso l’alpe Rantin e al primo torrente si sale verso sx (in sponda dx orografica) seguendo un vecchio sentiero sempre visibile. Con bel percorso si raggiunge una conca con alcuni laghetti (bellissima vista sulla Grande Rochere e l’Aig. de Bonalex), si supera una piccola dorsale sotto la q.2785 e si entra nella valletta superiore dal fondo detritico, ormai ben in vista della cima. Si tiene la sx orografica e per vaghe tracce su pendio erboso si raggiunge la cresta a monte della q.2785. Si percorre la cresta sul filo (traccia) superando facilmente un paio di risalti più ripidi. A questo punto all’altezza di un ripiano ho preferito abbandonare la cresta e spostarmi sulla sx, salendo un ripido pendio erboso per poi traversare su pendio prativo ripidissimo e privo di tracce fino all’imbocco del canalino diagonale che conduce sulla cresta erbosa sommitale. Il canalino è ripido e dal fondo delicato. Ci si può tenere sulla dx contro le rocce, molto sfasciate e instabili. Raggiunta la prima cima q.2945 (ometto), ho proseguito fino alla vetta principale q.2962 per cresta erbosa piuttosto esposta ma priva di difficoltà. Rientro per il percorso di salita, con molta attenzione per i primi 150 m di dislivello. Raggiunta nuovamente la poderale, abbiamo proseguito lungo di essa per l’alpe Rantin fino a Planaval con percorso molto panoramico (consigliabile per compiere un anello). In totale facendo l’anello 1240 m D+ (comprese saliscendi) e 15.5 km.
Gita in ambiente solitario, con viste magnifiche. Non abbiamo incontrato anima viva dopo l’Alpe Bonalex. Gli ultimi 150 m di dislivello verso la vetta richiedono attenzione per il terreno ripidissimo e delicato, del tutto privo di tracce.
Giornata molto fresca. Con Emily.