Partiti da Fondi di Schilpario trovando tratti di neve bella ghiacciata, fino il Rifugio Bagozza. Da li in poi neve meno ghiacciata seguendo la tracciatissima via che porta ai Campelli e fin sotto il Cimone della Bagozza. Abbandonata la via di salita per il Bagozza cambiamo assetto, seguendo le tracce fresche su neve sfondosa di due che ci precedevano, rendendoci la progressione meno faticosa. Tutto l’avvicinamento, quanto al canale, è su neve ventata inconsistente di pochi giorni prima. Le picche con questa neve servono a poco, molto utili invece sul brevissimo tratto di misto della strozzatura rocciosa per agganciarsi sulle rocce e sul facile tratto di uscita. Usciti dal canale proseguiamo su tratti di neve ed erba (+ erba) arrivando al tratto di roccette e neve di vetta che portano in vetta al Crap orientale. Da li scendiamo la cresta portandoci verso il tratto del torrione che evitiamo scendendo dritti su prati infidi, fino a prendere il traverso nevoso su neve portante e la cresta sud che sale senza problemi al crocione di vetta del Cimone della Bagozza. Da li discesa sulla via normale con attenzione passando il P.so delle Ortiche ed il canale con neve inconsistente ,ma ben tracciato, riallacciandosi alla traccia di salita.
Oggi visto le bufere previste lungo le alpi di confine, meglio abbassarsi di latitudine. Scelgo allora, di ritornare dopo un po’ di anni, nella zona dei Campelli. Salita alla Cima dei Crap orientale 2321mt. per il canale NO. Continuato poi in cresta verso il Cimone della Bagozza 2409mt. con discesa dal P.so delle Ortiche sulla via normale.