Crana (Pioda di) da Arvogno

Crana (Pioda di) da Arvogno
La gita
larix66
4 14/08/2018

Giornata non proprio ideale; le previsioni promettono miglioramenti durante la mattinata ma arriviamo in cima sotto una lieve pioggia che certo non facilita i passaggi più critici. Il cavetto in acciaio posizionato di recente sul traverso è attualmente ancora ben saldo e sembra non aver risentito delle abbondanti nevicate (con le conseguenti grosse cornici) dello scorso inverno. Personalmente, viste le condizioni odierne, preferisco attraversare sotto il filo di cresta sulle roccette del versante Ovest che formano piccole cenge agevolmente percorribili anche se esposte. Per la familiarità con questa cima mi ritrovo con la strana sensazione di osservare le nuvole e la pioggia, sulle montagne anche poco lontane, con la tranquillità di chi guarda dalla finestra di un rifugio in quota. Poi la ragione prevale e in vetta ci soffermiamo poco, abbastanza per godere dello spettacolo di un insolito arcobaleno che si estende tra la cima di Canogia e i prati a monte dell’Alpe Camana. Tornati alla forcella tra la cima e la quota 2296, approfittiamo di una schiarita per raggiungere anche questa cima secondaria raramente visitata, che offre una vista unica sulla grande piodata sotto la vetta. Il tempo sembra volgere definitivamente al bello mentre scendiamo verso Arvogno, ma passate le baite di Borca notiamo nuvoloni sulla zona del Ruggia che ci raggiungono con una sorprendente velocità, offrendoci una doccia inaspettata quando ormai manca poco all’arrivo.

Gita in compagnia di Beppi, Clemens e Cristina.

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