Crana (Pioda di) da Arvogno

Crana (Pioda di) da Arvogno
La gita
larix66
5 17/11/2012
Accesso stradale
nessun problema

Ottime condizioni meteo e neve presente con una certa continuità solo nell’ultimo tratto del percorso. Il manto è cedevole nello strato superficiale ma più in profondità si avverte la presenza di neve più solida e ben ancorata al fondo. Calziamo i ramponi e teniamo le piccozze a portata di mano prima di affrontare il passaggio più delicato, il tratto di cresta orizzontale dopo l’antecima, che con queste condizioni di neve si rivela più facile del solito; occorre però fare attenzione alle cornici che inevitabilmente si formano per via della conformazione della cresta, anche in seguito a precipitazioni non abbondanti. Raggiungiamo la cima seguendo le tracce di un camoscio solitario. In discesa teniamo i ramponi fino a sotto la forcella tra le due piodate, approfittando di qualche lingua di neve evitata invece salendo. in alcuni punti la neve cede più che altrove ma non si sprofonda mai oltre le ginocchia. Più in basso occorre fare attenzione alla neve residua che rende scivolosi i pendii d’erba e allo spesso strato di foglie che copre il sentiero nella faggeta sopra Borca.

Partiti da Arvogno neanche troppo presto decidiamo all’ultimo momento la meta e l’attrezzatura necessaria. La scelta si rivela azzeccata e la cima della Pioda, salita già tante volte ma sempre in condizioni estive, acquista con la neve un fascino tutto speciale. Ottima giornata in compagnia di Andrea.

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