Crana (Pioda di) da Arvogno

Crana (Pioda di) da Arvogno
La gita
larix66
5 26/08/2012

La giornata favonica, con temperature finalmente rientrate nella media, è ideale per questa gita che per me è diventata ormai una tradizione annuale. Avendo letto con rammarico che qualcuno ha dovuto ravanare per raggiungere la cima, ho ritenuto utile aggiungere qualche indicazione circa il percorso, che in realtà è uno dei più diretti tra le cime vigezzine. Tra le prime baite dell’alpe Villasco un cartello invita a lasciare la mulattiera e a salire per i prati la cui pendenza fa immediatamente capire cosa ci aspetta. La traccia evidente si alza sui prati, attraversa un gruppo di faggi e conduce alle baite dell’Alpe Borca, al limitare del bosco. A sinistra delle baite una traccia orizzontale conduce dopo pochi passi all’unica sorgente presente sul tragitto, mentre il sentiero principale continua a salire nella faggeta. Nel bosco si incontrano alcune deviazioni, una sola delle quali è segnalata; occorre in ogni caso seguire la traccia che sale in maniera più diretta, trascurando le altre, in genere meno evidenti. Dopo la faggeta, i larici e l’unico breve tratto in cui la pendenza è più contenuta si raggiunge il filo della cresta Sud. Si superano o si aggirano le prime roccette poi il sentiero, in un punto segnalato da un ometto poco evidente, abbandona la cresta e prosegue pochi metri sotto sul versante Ovest, a sinistra salendo. Passato questo punto, evidenziato in una delle foto che ho inserito, non dovrebbero esserci più problemi nel mantenere la giusta direzione, lungo il sentiero che più avanti torna a toccare la cresta, staccandosi poi per raggiungere la forcella tra le due grandi piodate. Il passaggio sulla cresta orizzontale che segue l’antecima è più impressionante che difficile, per la sua esposizione sugli strapiombi verso Nord-Ovest e la liscia piodata verso Sud-Est. Richiede in ogni caso prudenza.
Il percorso da Villasco alla cima si può osservare quasi per intero dai prati dell’Alpe Cortina, da dove è stata scattata la foto che ho inserito con la traccia evidenziata in giallo.

Dopo due giorni di maltempo arrivano finalmente le condizioni per la penultima gita di queste ferie ormai agli sgoccioli. Parto da solo, perché i soci abituali sono diversamente impegnati o già tornati a casa, e arrivo in cima da solo. Durante la discesa incontro finalmente qualcuno che sale e penso meno male, sarebbe un peccato in una giornata così essere l’unico ad aver salito questa cima.

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