Costazza (Bec), Testa della Nuova, Cima di Peradzà, Cima dell’Asgelas da Dondena, anello per il Mont Rascias

Costazza (Bec), Testa della Nuova, Cima di Peradzà, Cima dell’Asgelas da Dondena, anello per il Mont Rascias
La gita
giuliof
4 11/09/2016
Accesso stradale
ok a Dondena procedendo piano

Colpito dalla recente relazione dell’amico Blin cerco di replicarne le gesta ma la nebbia che avanza dal versante piemontese mi fa tralasciare la cima più distante che avrei voluto raggiungere per cresta dalla Peradza: verso le 11 la zona viene letteralmente divorata dalle nebbie. Mi “accontento” quindi di 3 cime sopra i tremila e del ritorno dal Rascias, per me tutte cime nuove anche se la zona mi è abbastanza famigliare, comunque un notevole bottino. Molto gratificante per la salita ed il panorama è il Bec Costazza. Facile e praticamente rubacchiata la Peradza da questo versante. Un po’ laboriosa per la grandinata beccata sul finale delle cresta è stato invece l’Asgelas, è durata una ventina di minuti ma quanto bastava per bagnare le uniche rocce che richiedono attenzione e crearmi un bel da fare per cercare il triangolo di vetta, il percorso è comunque indicato da sporadici ometti, vista da lontano non si capisce bene quale sia la sommità, bisogna tenersi molto ad est. A parte il solito affollamento ai rifugi e ai laghi, ho visto solo poche persone scendere dalla Rosa dei Banchi, rimasta anch’essa per ore nella nebbia. In solitaria e col sentore che il meteo sarebbe cambiato non ho indugiato troppo sulle cime e sono andato spedito nella parte alta altrimenti un po’ di esperimenti si potevano tentare: attaccare il Costazza direttamente dalla dorsale che si stacca dal rifugio Miserin, la cresta verso la Nouva andata e ritorno e la discesa dall’Asgelas direttamente al colle della Rosa, il tutto con possibili passaggi alpinistici. Non si pesta neve ma si lambiscono alcuni piccoli nevai a ridosso dei 3k nei pressi di ciascuno dei tre rilievi principali da me saliti. Rifornimento acqua al rifugio Miserin.

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