Serena (Costa centrale di) da Crevacol

Serena (Costa centrale di) da Crevacol
La gita
lupo-solitario
3 28/02/2012
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Equipaggiamento
Scialpinistica

Anche oggi gita “post notte” per non buttar via una bella giornata di sole. L’idea di ieri era quella di fare la becca di nona ma ho dovuto frenare gli entusiasmi e ripegare, si fa per dire, su qualcosa di più tranquillo. L’influenza non mi ha abbandonato del tutto e la prospettiva di affrontare una gita tosta dopo una notte di lavoro mi ha convinto a guardare altrove. Decido per questo itinerario per una serie di motivi che non sto qui ad elencarvi ma devo dire che, condizioni a parte, si è rivelato molto bello, panoramico e oserei dire al pari di tanti altri più blasonati. Partito da Crevacol alle 10,15 (tre ore di sonno me le sono concesse…) vengo accompagnato da un leggero venticello che mitiga un po’ il caldo che altrimenti si patirebbe. Oggi non ho voglia di correre e così a passo tranquillo, una volta uscito dal bosco svolto destra per immettermi nel canale che conduce al colle posto tra le due “quote” della costa di Serena. Seguo qua e la le tracce esistenti e mi lascio tentare da una che, piegando ulteriormente a destra, conduce ad una cresta che segue la sinistra orografica del canale. qui mi diverto in qualche passaggio su roccette con gli sci a spalla ma la cosa mi fa perdere un po’ di tempo. Uscito dalla cresta mi riimmetto nel tracciato più “logico”. Qui le tracce attraversano diversi punti su placche dure che richiedono un uso intensivo delle lamine (coltelli non indispensabili). Ancora qualche punto e virgola e mi trovo in cima in poco più di 2 ore e 30. Totale solitudine su tutto il percorso e magnifico panorma tutto intorno. A questo punto decido di non scendere lungo l’itinerario di salita ma di percorrere il canale che scende a destra della cima e che si collega più direttamente al pendio finale del Col Serena. Parte iniziale su fondo duro, poi crosta non portante, placche da vento alternate a tratti in cui ci si affossava, insomma un po’ di tutto ma nel complesso non così male, diciamo faticoso. Poi ricollegatomi al percorso del Col Serena ho seguito più o meno i tratti più battuti così da non deliziarmi con la crosta presente in abbondanza. Posso sicuramente affermare che con neve migliore non può che rivelarsi un itinerario di grande soddisfazione.

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