Corno Nero o Schwarzhorn Via Normale da Indren

Corno Nero o Schwarzhorn Via Normale da Indren
La gita
andrea81
4 04/07/2020

saliti usando le primissime corse della seggiovia (apertura alle 7.30 ma la fila inizia ben prima, noi eravamo lì alle 6.30).
8.30 iniziamo la salita, buon rigelo notturno e la perturbazione del giorno prima non ha lasciato tracce rilevanti di neve fresca.
Siamo saliti dal canalino tra la Giordani e il Rifugio Gnifetti, ripidino ma con ottime peste e con neve ideale, questo percorso abbrevia notevolmente l’avvicinamento. Parte centrale del percorso fino al sotto il pendio del Balmenhorn in buone condizioni, un evidente crepaccio che si supera ancora (per poco) su un ponte di neve oppure aggirandolo a destra (ma anche qui si aprirà) e un altro paio che iniziano a vedersi, ma sostanzialmente ghiacciaio chiuso.
Arrivati alla gengiva del Corno Nero constatiamo che c’è molta meno neve sulla pala finale e quella poca è dura, o con ghiaccio affiorante sotto. Salita comunque abbastanza comoda e ben scalinata (io con due picche mi sono trovato meglio che con una).
Crestina finale breve, abbastanza aerea in un punto, dove ci siamo assicurati ad un ancoraggio presente, la placca rocciosa o la si supera a cavalcioni oppure in opposizione sul lato valdostano, fidandosi delle punte dei ramponi.
Dalla cima due di noi sono scesi in doppia (soluzione più comoda) io non essendo sicuro, insieme a Marco disceso dal pendio nevoso, abbastanza delicato per le mie capacità scarse. Neve comunque che ha favorito una discesa in sicurezza seppure con le mie titubanze e lungaggini.
Discesa fino a Indren decisamente veloce, a parte il canalino con neve saponetta non proprio comoda, mentre in alto la brezza ha mantenuto la neve in buone condizioni.

Con Anna mia compagna di cordata fino al Corno Nero, e i grandi Marco e Alberto che mi hanno poi permesso di salire questo 4000 per me impensabile, grazie per questo piccolo regalo. Tanta gente in giro ovviamente, molti con sci, ma pochi al Corno Nero.

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