Spinti alla ricerca spasmodica di neve polverosa e attirati dai vari report che circolano in rete, andiamo a ficcare il naso in questo angolo felice delle Alpi optando per una lunga trasferta in VDA. Ovviamente come noi oggi l’hanno pensata in tanti visto l’affollamento (credo oltre 200 persone oggi nel vallone del Flassin ). Itinerario in buone condizioni con ciaspe fin da subito salendo il vallone di Flassin su traccia simil pista e all’ombra della bastionata rocciosa del M. Fallére. Arrivati alle baite Tza de Flassin 2250mt. ancora in ombra, procediamo in breve verso i primi raggi di sole salendo sulla traccia del Flassin e dopo un ripido strappo usciamo a circa 2300mt. dove prendiamo una traccia che tutti snobbano, dicendo ciao ciao, alla folla. Da li saliamo a dx con qualche inversione, poi aggiriamo sotto il costolone portandoci nel vallone sotto Testa Cordella. Raggiunta la cresta su neve un po’ cedevole, traversiamo facilmente verso il panoramico panettone di Testa Cordella 2662mt. Per la cronaca abbiamo proseguito il giro traversando sul filo di crestone salendo l’anticima scialpinistica 2767mt. sempre con racchette ai piedi. Da li siamo scesi alla selletta togliendo le ciaspe e poi su ottima traccia scalinata fino in cima al del M.Flassin. Ridiscesi dalla selletta optiamo per la discesa diretta a valle su pendio con neve polverosa ma super tritata su pendenze sui 40° (diff. OR) . Sotto ci raccordiamo all’autostrada di 4 corsie fatta in salita ,che scende nel Vallone del Flassin.
Uno dei pochi angoli delle Alpi dove si può fare un itinerario su neve decente. In Lombardia, attualmente, ci si sogna di partire su neve da quota 1350mt. Era anni che per un motivo o l’altro accantonavo l’idea di salire il M.Flassin, oggi si è presentata l’occasione perfetta, concatenandolo con la Testa cordella. Giornata in buona compagnia con Nicholas Stefano Clemente Antonella Andrea.