Corbassera o Combassera da Chiapili di Sotto

Corbassera o Combassera da Chiapili di Sotto
La gita
ste_6962
5 04/01/2019
Accesso stradale
nessun problema, si arriva senza alcun problema al parcheggio di Chiapili di Sotto
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2000

E si riparte!! Prima uscita inaugurale del 2019! Ci siamo presi due giorni, potendo contare sull’apertura del Rifugio Jervis (è rimasto aperto dal 26 dicembre al 6 gennaio). Partiti da Chiapili di Sotto su sentiero inizialmente pulito e sgombro di neve. iniziamo a trovare lingue di neve intorno ai 1800 m di quota, ed è neve molto dura, a tratti ghiacciata (per salire erano quasi necessari i ramponi!) la neve in copertura continua si trova dai 2000 m in avanti. Siamo saliti senza utilizzare niente fino al Rifugio Jervis. Anche dai 2000 m fino al rifugio il sentiero era ottimamente tracciato da parecchie persone salite quassù per il capodanno. Dopo una breve sosta al Jervis, ci siamo avviati verso la Combassera. Salendo verso la base della cresta NO invece che dal ripido versante che punta direttamente verso la cima, secondo noi più interessante (e sicuro se la neve non è in buone condizioni di tenuta ed assestamento!). L’avvicinamento alla cresta si è svolto tra piccole vallette ed alcuni grossi pietroni, nessuna traccia dal rifugio, quindi provvediamo noi. Aggirato un ripido pendio cosparso da grandi roccioni, con alcune diagonali risaliamo una rampa decisamente ripida, ma su neve buona e compatta, le ciaspole fanno una buona presa e non si sfonda. Raggiunto il filo della cresta NO lo risaliamo integralmente, scavalcando un’anticima e superando un tratto di cresta piuttosto aereo con alcune roccette (questo tratto è valutabile F). Dall’anticima abbiamo proseguito con picca e ramponi, la neve era molto dura e in qualche tratto ghiacciata. Superato l’ultima ripida rampa della cresta siamo arrivati in cima. Per tutto il tratto in cresta siamo stati disturbati dal vento, non troppo forte ma continuo e a tratti fastidioso. Panorama molto esteso e spettacolare il colpo d’occhio sulle vicinissime Levanne, ma si ammiravano pure la Fourà ed il Gran Paradiso, oltre che il Gruppo Basei – Galisia). Saliti in circa 2 ore al Rifugio Jervis, e da qui alla cima circa 2 ore, ma con percorso tutto da tracciare. Un ottimo inizio ed una bella gita. Una breve pausa in cima, e poi siamo scesi, inizialmente lungo il primo tratto della cresta Est, poi raggiungendo un colle senza nome, e da qui divallando prima con alcune serpentine prima, e direttamente poi siamo scesi da alcuni pendii ripidi (che alle condizioni attuali sarebbe meglio fare con i ramponi ai piedi e non con le ciaspole come fatto da noi!) arrivando rapidamente al Piano di Nel e da qui al rifugio, dove ci siamo fermati per la notte. Decisamente soddisfatti di aver fatto questa gita, direi che meritava! Buona la prima!

Ottima giornata e bella gita (prima della due giorni in Valle Orco) condivisa insieme a Fabiano e Maria Carla, compagnia sempre di grande livello e con grande affiatamento! Andare in montagna con voi è sempre un grande piacere!! Giornata spaziale, visibilità ottimale, e temperatura non particolarmente rigida. Nonostante le buone condizioni e il meteo da favola, oggi nessuno in giro, eravamo presenti solamente noi tre. Infine, non posso non segnalare, l’ottimo trattamento ed accoglienza ricevuti al Rifugio Jervis, un saluto e un ringraziamento a Luca, il gestore

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