- Accesso stradale
- Buono
Può essere banale ripeterlo ma è proprio una salita (e relativa discesa) senza tregua: non molla quasi mai e i pochi tratti in piano non bastano per compensare le rampe micidiali e, sovente, anche rozzamente gradinate; se si guarda il rapporto sviluppo/dislivello è più ripido del Musiné.
Dove il terreno è molto erboso non è impossibile perdere il sentiero, quindi sarebbe auspicabile una ritracciatura di tutto il percorso: in tante valli piemontesi c’è, ormai, una segnaletica decorosa (a volte esagerata) simil valdostana, mentre qui siamo ancora un po’ indietro, e si tratta della vetta principale della zona; il turista-escursionista ormai è abituato a certe comodità che alleviano la fatica della rude montée.
Nota positiva: non ci sono pietraie o sfasciumi vari, ma solo erba e affioramenti di solidissimo gneiss metamorfico.
Gita da fare, comunque, almeno una volta, per il notevole panorama e per la posizione gerarchica della montagna, che domina incontrastata la valle; si cerchi solo di essere in vetta molto presto per evitare la nebbia estiva.
La valutazine EE mi sembra corretta ma l’aggiunta F per i pochi metri di placconate finali la reputo eccessiva: F è già una sigla relativa a difficoltà alpinistiche che lì non ci sono se la montagna è pulita; con neve o ghiaccio è un altro discorso, che esula, però, dall’escursionismo standard.
Domanda: perchè bisogna partire da Schiaroglio? Non sarebbe più diretto da Ciantel?
Con l’inossidabile Gianni.