550m
Da non prendere sottogamba, i gradi non rendono l’idea dell’impegno necessario, davvero molto alto! Arrampicata molto fisica che richiede ogni tecnica di diedro ed incastro conosciuta..
Roccia buona, a volte ottima, a tratti pessima (ultimo tiro di uscita sulla via Agostina).
Chiodatura rarefatta a spit e vecchi chiodi, da integrare.
Portare serie completa di friend fino al 4, magari doppi dall’1 al 3, 15 rinvii, qualche nut, corde da 60, cordoni lunghi.
Soste su piante o un unico anellone cementato, a volte doppiato da chiodo, alcune scomode (non andare in 3!).
1- mediante un diedro molto unto posto sul lato destro di un avancorpo triangolare grigio (V+, attacco della via Brunello Sommadossi); Sconsigliato!
2- mediante una rampa che parte a sinistra del sopracitato avancorpo (attacco da noi seguito e di seguito descritto).
Seguire il sentiero che conduce verso la ferrata del Colodri. Raggiunti i primi grossi massi attrezzati per l'arrampicata sportiva si devia a destra in direzione dell'evidente rampa che sale obliqua verso destra. Sulla sinistra della rampa è presente una falesia. Si attacca all'inizio della rampa, sotto la verticale di un diedro (No money 6c+).
- L1: seguire la rampa verso destra. Dopo un passo su roccia più verticale ed unta si raggiungono delle piante alla base di un pilastro staccato che sale obliquo verso sinistra. QUi attrezzare una sosta (pianta). 55 Mt., III, IV, II, 2 spit, 1 sosta intermedia (2 chiodi+1 spit).
- L2: seguire il pilastro staccato sino al suo termine e sostare (anello cementato) sopra al grosso masso appoggiato in cima al pilastro. Da qui, verso destra, si continua per la via Brunello Sommadossi. 25 Mt., V+, V, 2 spit, 1 chiodo, 2 fittoni.
- L3: traversare un paio di metri a sinistra e risalire il bel diedro rosso fin sotto al tetto dove si sosta appesi (anello cementato + chiodo). 30 Mt., VI+ oppure V e A0, V+, VI oppure V+ e A0, 5 spit, 1 chiodo.
- L4: traversare a destra sotto al tetto e poi salire la difficile fessura bianca fino una zona più facile. Si sosta appesi (anello cementato) appena a sinistra della fessura. 15 Mt., VII oppure VI- e A0, V+, IV+, 2 spit, 2 chiodi. Conviene unirlo al prossimo facendo sosta alle prime piante (in questo modo L5 diventa solo un piccolo trasferimento camminato).
- L5: riprendere la fessura e poi continuare per rocce più facili puntando alla terrazza con piante. Spostarsi sulla terrazza qualche metro verso sinistra in direzione dell’evidente diedro chiuso in alto da un tettino. Si sosta (anello cementato) circa 3/4 Mt. a destra del diedro. 30 Mt., V+, IV, III, 1 chiodo.
- L6: salire il lungo e regolare diedro fino a raggiungere la sosta (anello cementato). 30 Mt., V+, 2 spit, 1 clessidra con cordini, 1 dado incastrato.
- L7: continuare nel diedro fino a raggiungere il tetto. Traversare a sinistra e riprendere il proseguimento del diedro fino alla terrazza con piante dove si attrezza una sosta (pianta). 35 Mt., 3 spit, VI-, V+, VI oppure A0, V, 1 clessidra con fettuccia, 1 clessidra con cordino.
- L8: qui la via finisce. E’ possibile traversare verso destra fino a prendere le fessure finali della via Sommadossi; salire dritti per la variante diretta dei bolognesi che segue una fessura strapiombante; oppure obliquare verso sinistra per prendere il canale d’uscita della via Agostina. Quest’ultima rappresenta la soluzione più semplice (ma molto alpinistica): salire verso sinistra per una placca appoggiata fino a raggiungere lo spigolo. Qui salire sfruttando una fessura e dei blocchi incastrati e, dopo averli superati, traversare a sinistra raggiungendo un terrazzino erboso dove è possibile sostare (pianta con cordone). 35 Mt., IV, V, III.
- L9: seguire il canale e, dove la roccia diventa terra, risalire verso destra per roccette e placchetta (roccia pessima!). Superare uno strapiombino orribile (3 chiodi stravecchi) e raggiunge facilmente il termine della via. Sosta da attrezzare (pianta). Tiro pericoloso. 55 Mt., IV, VI oppure A0, III, 4 chiodi.
Discesa
Imboccare una traccia di sentiero verso sinistra in direzione della grossa croce posta sulla cima del Monte Colodri (sulla croce presente libro di vetta). Da qui abbassarsi verso sud (segnavia bianchi e rossi) sino a raggiungere la ferrata del Colodri (n. 431B) che scende in direzione di Arco e velocemente riporta al parcheggio (50 minuti).
(relazione adattata da quella dei sassbalos)
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