Poco da aggiungere alla relazione di Marco: buone condizioni generali, neve sempre dura portante e passaggi di misto “facili” ma non banali (cit.). La variante “facile” che permette di evitare il tiro di M4 (sarà per la prossima volta) è carina ma abbassa sicuramente le difficoltà (non che sia cosa disdicevole): il tratto di ghiaccio è davvero breve e facile, per di più è pure evitabile in parte. Peccato aver saltato l’ultimo tratto di misto tirando su dritti per il pendio nevoso (scelta più evidente ma banale e meno interessante). L’avvicinamento e la discesa molto rapidi e facili senza dubbio aiuteranno a rendere questa salita una “classica” del genere. Sarà interessante vedere come cambieranno nei prossimi anni i passaggi di misto con più o meno innevamento.
Per le soste possono al massimo tornare utili 2 chiodini a lama o knifeblade (tipiche fessure “stupe” della serpentinite), altrimenti con 3 viti, 3 friend e un mazzolino di nut si è a posto (per la variante).
Grazie a Bado per l’idea e a Garaca per aver relazionato la salita sul sito.
Con Marco questa volta a ruoli invertiti, a lui il ghiaccio e a me il misto.