Cimet (le) da Bayasse per il Vallon Ravin de la Grande Cayolle

Cimet (le) da Bayasse per il Vallon Ravin de la Grande Cayolle
La gita
ste_6962
5 31/05/2015

Per questo weekend l’intenzione era di ritornare in questo angolo della Valle Ubaye, oltre al Pelat salito alcuni anni fa avevo notato e letto ottime recensioni su alcuni siti francesi riguardo alla salita di questa bella cima. Ci siamo portati sabato pomeriggio a Bayasse, e abbiamo utilizzato come punto d’appoggio il nuovissimo e ottimo Refuge de Bayasse. Partiti intorno alle 7,00 dal ponte di quota 2063 m (raggiunto in 15 minuti di auto da Bayasse) con una giornata limpida e spettacolare…di quelle che ti caricano di entusiasmo e ti invogliano a metterti in cammino! Il primo tratto di salita si svolge lungo una stradina che porta ad un alpeggio a quota 2170 m che sale dolcemente e senza tratti ripidi. Contesto ambientale superlativo (ma questo lo sapevo già!!), poi oltre la Vacherie de la Cayolle inizia l’ottimo sentiero della GR56, sempre ben segnalato e con cartelli indicatori presenti ad ogni bivio, in tutta la parte bassa del Vallon Ravin de la Grande Cayolle pochissima neve, solo qualche nevaietto alla base dei canali, ma lungo il sentiero nulla, tutto pulito. Siamo saliti tenendo un buon ritmo di marcia, fino a 2500 m di neve nemmeno l’ombra. L’unica neve calpestata (dura e compatta) era nella conca sotto il Col du Petit Talon, poi il sentiero che porta al colle è pulito. Dopo una sosta a fini fotografici al colle, riprendiamo a salire lungo la prima parte della cresta Sud del Cimet, anche questo tratto è pulito, solo qualche piccola e residua chiazza di neve, ma che si evita sempre. Un altro piccolo nevaietto nella conca sotto la Crete du Cimet (la quota 2883 m). Qui abbiamo risalito un tratto piuttosto ripido tra pietrame e facili roccette, ma non ci sono difficoltà ed il terreno non è nemmeno troppo faticoso. Il tratto finale di cresta per raggiungere l’anticima (la quota 2883 della Crete du Cimet) è abbastanza affilato ed aereo, ma il sentierino si tiene sotto il filo per alcuni metri e richiede un minimo di attenzione ma si passa comunque agevolmente (in presenza di neve in questo tratto occorre fare la dovuta attenzione e avere al seguito picca e ramponi). Poi rimane ancora un bel filo di cresta che in parte è affilato, ma in assenza di neve come oggi si cammina bene e senza problemi, la parte finale della cresta si allarga e la vetta si raggiunge facilmente. Oggi in cima solo un grande ometto di pietre a darci il benvenuto, nessuna croce e/o madonnine varie…i francesi hanno più buon senso di noi italiani ed evitano di colonizzare le cime con i simboli religiosi, come piace a me appunto! Oggi anche in vetta caldo e assenza di vento, ci siamo fermati oltre 1 ora per goderci ambiente e panorami, oltre che per la pausa pranzo e i soliti servizi fotografici. Noi siamo saliti in cima in ore 3.15 tenendo un buon passo, mentre in discesa nel giro di 2 ore abbiamo raggiunto il parcheggio. Panorama davvero esteso e degno di nota. Avevamo al seguito piccozza e ramponi per scrupolo, ma oggi erano davvero un peso inutile. Una gran bella escursione ad un 3000 quasi sconosciuto a noi italiani e ben poco frequentato, ma che merita una considerazione e una frequentazione ben maggiore a mio avviso. Oggi, a parte noi tre, abbiamo incrociato solo un francese solitario durante la salita, e una giovane coppia mentre scendevamo nei pressi del Col du Petit Talon. Tutte le cime di questa zona sono in condizioni estive e ben si prestano a belle escursioni e/o a qualche gita alpinistica facile. Cinque stelle ampiamente meritate direi, escursione e cima altamente consigliabili!

Un ottimo weekend tra le montagne del Gruppo Pelat-Cimet, a testimonianza di quante siano le possibilità offerte dalla Valle Ubaye, e ottima gita condivisa insieme a Enrico M. e Davide I. del CAI Ligure Genova. Pienamente soddisfatti quindi della scelta fatta, e torneremo ancora da queste parti! Una citazione la merita sicuramente l’ottimo Refuge de Bayasse, completamente ristrutturato e inaugurato solo l’anno scorso, davvero un gioiello, molto funzionale, ben tenuto e davvero accogliente. La mezza pensione in camera da 4 persone costa 46 euro. Ottimo trattamento e cena di buon livello per essere in Francia, grazie a Megali per l’accoglienza, per la simpatica e la sua ospitalità….ci sa fare con la clientela!

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