- Accesso stradale
- strada pulita
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gita nata quasi per caso, ma con una discesa ben oltre ogni più rosea previsione. Partenza alle 8 dal tornante a quota 1.787 m con 4° e cielo grigio che non prometteva nulla di buono; seguendo la pista innevamento discontinuo fino a circa 2.000 metri, che costringe a qualche breve tratto a piedi, in ogni caso si cammina in totale non più di 10-15 minuti. Poi neve continua e decisamente abbondante. Dalle Salette siamo saliti nel vallone del Colle della Roisetta (quindi tenendosi a destra del Gran Collet), ricongiungendoci all’itinerario descritti poco sotto il colle; nessuno in giro e traccia da battere, con zoccolo fastidioso nella parte alta. Proprio mentre arrivavamo in cima si è aperto e, a parte un po’ di vento al colle, si stava benissimo. Discesa iniziata verso le 12,15; nei primi 100 metri neve un po’ ventata, poi ci siamo infilati in un valloncello parallelo alla seggiovia Bec Carrè dove abbiamo trovato neve spettacolare, un po’ gessosa e con una leggera crosticina, ma assolutamente bella e inaspettata!!! Dai 2.400 m in giù splendida primaverile fino al lungo traverso dopo le Salette; un po’ sfondosa solo negli ultimi 200 metri, ma sempre ben sciabile. Con qualche gava&buta e 2-3 passaggi di ski d’erba siamo arrivati a 5 minuti a piedi dall’auto…
Gita di ripiego che si è trasformata in una discesa splendida, anche se in mezzo alle piste (ovviamente chiuse)…giornata inizialmente brutta, che poi si è ripresa alla grande con una schiarita arrivata proprio al momento giusto!!! Temperatura frizzante e un po’ di vento solo al colle, mentre in zona di Cervinia c’era tormenta.
Incredibilmente, oltre a noi non c’era nessuno, quindi tutti i pendii a nostra disposizione!!!! Viste moltissime marmotte che uscivano dalle tane dopo il lungo letargo invernale.