Ciarva (Rocca) da Balme e il Colle Battaglia

Ciarva (Rocca) da Balme e il Colle Battaglia
La gita
rfausone
4 10/04/2010
Accesso stradale
fino a Balme, l'apertura fino al Pian d. Mussa è prevista per il 25/04
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Quota neve m
1200

Nonostante il vecchio sentiero per il Pian della Mussa sia una vera e propria strada sterrata ed il Piano sia veramente lungo e quasi totalmente pianeggiante le **** io le metto tutte.
Innanzitutto siamo al cospetto di storiche montagne dell’alpinismo Piemontese, sempre ben visibili dal Piano, perciò se ne accetta anche la sua lunghezza.
Inoltre oggi neve sempre fantastica, sterrata compresa.

Erano ormai 2 mesi e mezzo che non potevo calzare gli a sci causa di un problema nell’indossare gli scarponi da scialpinismo. Parto con tutti gli accorgimenti del caso: scarpetta preformata di fresco per ovviare al problema, imbottitura in gommapiuma fatta in modo amatoriale ad ulteriore protezione e tutore al polso. Già! Anche il polso sta provocando nuovi forti dolori. Insomma un po’ tutto rabberciato e preoccupato per la coppia gamba scarpone mi presento a Balme presto, anche se non troppo, e vedo che c’è una sola auto. Imbocco il vecchio sentiero, che poi è una vera e propria sterrata dove è ancora tracciata anche la pista di sci da fondo, e parto di buona lena. Pochi attimi e mi raggiunge a piedi Cristian di Ala che sta salendo al Pian della Mussa per vedere gli ungulati, siccome domani faranno un censimento. Proseguiamo insieme velocemente e senza smettere di parlare fin quando arrivati al Piano lui si ferma. Dopo una breve sosta riparto superando il Rifugio Città di Ciriè ed arrivando al tratto finale e ripido del percorso. Fatico un po’ (avrò perso l’abitudine allo sci?) ma almeno non sento alcun dolore ed era proprio questa la cosa che mi teneva un po’ in apprensione. Sono ormai quasi arrivato e vedo sulla vetta un gruppo di almeno 5 stambecchi. Avendo già toccato il culmine alcuni anni fa, decido di non andare a disturbare questi animali e mi sistemo su uno dei tanti cucuzzoli a poca distanza dalla vera vetta. Mangio e finalmente vedo qualcuno che sta arrivando al Pian di Ciamarella. Un primo gruppo prosegue verso il Ghicet di Sea, mentre un secondo gruppo poco dopo sembra dirigersi verso la P. Rossa. Secondo me è decisamente tardi per quelle salite, anche perché io ho iniziato a schiattare dal caldo ancora prima di arrivare al Piano ed ero in una zona priva di sole. Quando arriverò all’auto infatti sarò completamente fradicio di sudore e mi permetto di stare senza alcuna maglia per più di dieci minuti sentendo un notevole sollievo. Siccome però io mi scotto anche senza sole, purtroppo devo rivestirmi. Dopo una lunga sosta inizio a scendere dopo le 11 e trovo neve rinvenuta al punto giusto su tutto il percorso. È veramente uno spasso sciare in queste condizioni e decido di farmi un’ulteriore sosta in Rifugio. Dopo una ventina di minuti affronto il Piano dove dovrò sempre spingere e mi verrà in soccorso una specie di passo pattinato, come si usa in queste occasioni. Al fondo del Piano riprendo il sentiero/strada sterrata ed anche qui, nonostante sia tutto molto irregolare, troverò una neve morbida fantastica che mi darà un’altra occasione di divertimento. Su di una strada è la prima volta che mi succede di riuscire a divertirmi realmente. Arrivato al parcheggio c’è una quantità di auto veramente esagerata e c’è gente che continua salire in tutti modi: ciaspole, sci da fondo e da alpinismo o a piedi. Ovviamente ognuno ha il suo modo di divertirsi! Un caro saluto a Cristian.
Dimenticavo: giornata fantastica!

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