Bella salita in un ambiente bellissimo, da ricercare, breve ma molto intensa. L’attacco è abbastanza evidente, si vede lo sperone con fessurina sulla sinistra e chiodo sulla destra. Per i primi due tiri si trova la linea giusta con l’intuito e seguendo bene la relazione qui presente, le soste sono sempre da rinforzare. Su L3 abbiamo salito la larga fessura a sinistra del tiro di artif, si protegge bene con friend 3 e 4 bomba e si piazza anche un buon 2 a due terzi della fessura: difficoltà direi sul VI-, è abbastanza difficile e sbilanciante perché leggermente obliqua, ricorda vagamente la partenza di “Bianca Parete” al Dado a Ceresole. Poi altro divertente strapiombino con incastri. S3 su cordini marci: invece di stare appeso lì sulla placca, ho sostato su un comodissimo terrazzo 5 metri sotto su 2 friend + chiodo (messo e tolto), sosta bomba per recuperare i secondi che potrebbero tribolare sulla fessura. Su L4 ho traversato in placca e ho provato più di mezzora ad entrare nella fessura senza successo, così ho deciso di salire leggermente a dx della sosta su fessura con incastro rovescio per prendere la bella lama e seguirla in orizzontale a sx per ribaltarmi aiutandomi con la lama da dulferare dopo… soluzione consigliatissima perché logica, lineare, ben proteggibile e su difficoltà sul V+. Poi dulfer da tirare e spalmare fino al blocco instabile e poi in sosta. Presente comoda S4 su 2spit+cordone e maillon da cui ci si cala molto comodamente. Pioggia iniziata appena finita la doppia, dunque discesa super ravanage su olina-pietraia-rododendri e poi diluvio fino alla macchina.
Bellissima gita, nonostante la pioggia che ci ha accompagnato per tutta la discesa e l’avvicinamento molto ravanoso dopo che si lascia il sentiero.
Gran giornata nel mitico vallone di Forzo!
Alla fine 4 tiri su una via come questa ne valgono 10 di una via dove si seguono solo gli spit luccicanti…
Con Anna e Angelo