Ciantiplagna (Cima) da Pian dell’Alpe per il versante SO

Ciantiplagna (Cima) da Pian dell’Alpe per il versante SO
La gita
ste_6962
5 21/05/2017

dopo averla vista da vicino due settimane fa (quando avevo salito il Gran Costa e Testa dell’Assietta) e osservato con grande interesse il pendio-canale Sud-Ovest mi è venuta la voglia di andarci e salire da questo versante. Proposta la gita ad alcuni amici (che hanno prontamente accolto la mia idea) , ci siamo ritrovati al Pian dell’Alpe sabato pomeriggio. Dopo un sopralluogo nel pomeriggio, ci siamo sistemati nell’ottimo Rifugio Lago delle Rane, dove ci siamo trovati decisamente bene, sia a livello di accoglienza, cena e confort generale. Siamo partiti alle 6.00 di domenica 21 maggio, giornata spaziale, visibilità ottima, assenza di vento e di nuvole! La prima parte dell’avvicinamento al Vallone della Mola è avvenuto per la comoda strada dell’Assietta, poi imboccato il vallone, si sale bene e su ottimo sentiero fino a quota 2300 dove ha inizio la copertura nevosa. Calzati i ramponi, siamo saliti lungo il pendio SO (il tratto più divertente ed interessante della salita!) io tenendomi al centro, e i miei amici invece più a destra, quasi sul filo del crestone. Neve sempre dura, compatta e portante, le condizioni ideale per salire con piccozza e ramponi e divertirsi (come è capitato a noi!). Trovati alcuni tratti a 30° e 35°, mentre la parte terminale è meno inclinata e termina nella cresta Ovest, che porta in cima senza problemi. Indubbiamente una salita piacevole e divertente, saliti in cima nel giro di 3 ore, tenendo un buon passo e avendo pure il tempo per scattare qualche foto durante la salita. Una sosta di 40 minuti in vetta alla Ciantiplagna e poi abbiamo iniziato a scendere (dato che era in programma anche la salita alla vicina Cima delle Vallette, non volevamo perdere troppo tempo, in particolar modo per trovare la neve ancora in condizioni decenti). La neve lungo la cresta Ovest ha retto bene, abbiamo aggirato a sinistra una fascia rocciosa e siamo arrivati al Colle delle Vallette, dove ci siamo concessi una breve pausa. Qui il caldo iniziava a farsi sentire, ma per fortuna la neve teneva ancora bene, e siamo saliti sui pendii e poi cresta NE della Cima delle Vallette senza sfondare, una ripida rampa, qualche roccione da aggirare, e un ultimo pendio ci hanno infine portato sull’ampia cima, dove si trova un grande ometto di pietre e una piccola croce metallica. Arrivati anche sulla seconda cima di giornata con piccozza e ramponi. Qui ci siamo potuti concedere un’ampia sosta per goderci il paesaggio, ammirare il panorama (davvero spettacolare, la vista spaziava dalle lontane Alpi Liguri fino alla Barre Des Ecrins e altri colossi del Delfinato, con il solito Monviso, oltre a quasi tutte le cime delle valli limitrofe, con il Rocciamelone in bella evidenza!). Ridiscesi lungo il versante NE fino al Colle delle Vallette, sempre su neve portante, e poi a sinistra, prima per il sentiero estivo e poi direttamente per un bel pendio nevoso siamo ritornati al pianoro di quota 2350 m dove ha inizio la salita vera e propria. 1 oretta di cammino tranquilla lungo la strada dell’Assietta e siamo rientrati al Pian dell’Alpe, ben più affollato rispetto al giorno precedente. Ottima scelta, e altra bella gita fatta in Val Chisone, trovate le condizioni ideali per salire la Ciantiplagna, su neve ottima, ma durerà ancora poco, nel giro di 1 o 2 settimane sarà in condizioni estive e di questa neve rimarrà ben poco! Non ha fatto particolarmente caldo, oggi senza vento, una giornata godibilissima! Piena soddisfazione di tutti noi, anche oggi rientriamo a casa decisamente soddisfatti del nostro weekend in Val Chisone.

Una gita davvero piacevole e un bel weekend, grazie Ciantiplagna! Oggi in ottima compagnia di Luigi, Anna Maria, Alessandro, Luca tutti del CAI Ligure di Genova. Oggi i “Camosci” erano a spasso su queste due belle montagne della Val Chisone. Nessun incontro fatto durante la salita, solo qualche escursionista incrociato quando eravamo in discesa sulla strada dell’Assietta verso il Pian dell’Alpe

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