- Accesso stradale
- Fino sotto al rifugio Città di Ciriè.
Nei weekend pagamento giornaliero per auto 3€. - Traccia GPX
Dopo il bivio per il Rifugio Gastaldi inizia la lunga pietraia fino al ghiacciaio. Attenzione agli ometti. Poche tacche dipinte.
Ghiacciaio: tenendosi a destra più possibile salendo è quasi evitabile. Tuttavia in quella parte la pendenza aumenta e un pezzetto di traverso potrebbe essere rischioso senza ramponi. Oppure seguire una linea sul ghiaccio con minore pendenza tenendosi e puntando sulla destra. Utili anche solo i ramponcini (ma noi calzati solo a scendere).
Ghiacciaio molto coperto da pietrisco e terra verso l’uscita. Usciti da ghiacciaio puntare in alto a sinistra ad un grosso masso con bollo rosso ben visibile. Da lì seguendo il sentiero visibile ma con varianti, si arriva in vetta. Nevaio subito sotto la vetta verso N-NO. Qualche passo su neve verso la fine.
In discesa dopo il ghiacciaio è più difficile vedere gli ometti ma si riesce a scendere bene anche liberamente purché con attenzione. Tenere i laghetti come riferimento a vista per non portarsi troppo a sinistra. Dal ponticello solo la noiosa discesa.
Saliti in 3 dal Parcheggio del rifugio Ciriè (in chiusura oggi). Diretta senza passare dal Gastaldi. Cielo sereno e sole caldo. Troppo! Anche in vetta. Nessun problema. Gita non difficile se allenati al dislivello perché ripida. Ma non lunga (7km). Passeggiatina comoda sul ghiacciaio ma con ramponi. Tutto sommato gita non esaltante e non bellissima. Ma Panorama dalla vetta notevole seppur con foschia verso Lanzo.