Lasciata l’auto a Pian della Mussa (mettere in conto 3 euro al giorno di parcheggio fino al 3 Settembre) siamo saliti al Gastaldi sul perfetto, ma piuttosto ripido sentiero 222.
Dopo l’ottimo trattamento in rifugio il mattino seguente alle 6 ci siamo incamminati verso la nostra meta, inizialmente si perdono 150 m per arrivare a Pian Gias successivamente si risale dolcemente fino ad incontrare a quota 2650 m il masso con la scritta “TB” e la freccia che indica la direzione per la Ciamarella. Fin qui il sentiero è ottimamente segnato con tacche rosso/bianco, c’è un nevaio prima del masso, ma lo si attraversa senza ramponi. A questo punto abbiamo guadato il torrente e risalito la morena, tecnicamente facile ma per la tipologia di terreno abbastanza faticosa. Bisogna semplicemente seguire i numerosi ometti e la traccia di sentiero. Il ghiacciaio o per lo meno quello che rimane è sicuro nella parte che riguarda la via della Ciamarella, i piccolissimi crepacci sono innocui, mentre la parte centrale del ghiacciaio e fortemente crepacciata. Noi lo abbiamo percorso slegati nonostante avessimo la corda, ovviamente indispensabili ramponi ed eventualmente la picca.
Superato il ghiacciaio è possibile lasciare l’attrezzatura perché l’ultima parte di sentiero che conduce alla vetta è completamente asciutto. Arrivati in vetta in 4 ore abbiamo avuto la fortuna di ammirare un bellissimo panorama a 360° prima che le nebbie della valle di Lanzo ci avvolgessero.
Scesi per la via di salita, con l’accortezza di prendere il sentiero 223 (palina indicatrice) alla base del Pian Gias per tagliare ed arrivare al Pian dei Morti senza passare dal Gastaldi.
Week end Passato in compagnia di Marco, Piero, Alessandro, Luciano e Sonia.