Itinerario in ottime condizioni: giornata con temperature miti e assenza quasi totale di verglas e crepacci visibili.
Noi non abbiamo utilizzato picca e ramponi (da portare comunque nello zaino!) perchè il ghiacciaio si attraversa in tratti quasi pianeggianti e ricoperti da detriti, mentre nei nevai sulla cresta sommitale gli scarponi penetravano sufficientemente.
Alcune brevi indicazioni sull’itinerario: a Pian Gias consiglio di attraversare il torrente nei pressi del masso con cartello metallico con la scritta “Ciamarella” e con la targa in ricordo dell’incidente scialpinistico di maggio 2014, dopodichè risalire quasi frontalmente la piccola morena al di là del torrente per inviduare i bolli bianchi e rossi da seguire. Proseguire fino ad un grosso masso con scritta “T.B.” e a quel punto svoltare a destra.
Aggirata sulla sinistra una bastionata rocciosa si raggiungono dei laghetti alla base del ghiacciaio, di qui seguire gli ometti sulla destra del ghiacciaio stesso che permettono di salire ulteriormente e raggiungere il fronte glaciale in un tratto quasi pianeggiante.
Dopo aver percorso il solito semicerchio sul ghiacciaio attaccare gli sfasciumi del pendio ovest della Ciamarella poco sotto il limite destro del salto roccioso (traccia poco evidente dal basso).