Saliti per il più diretto sentiero del versante Sud, che con regolarità e poca fatica porta al nido d’aquila del casotto dei guardiaparco: da qui salire pochi scalini e poi tenersi a destra verso i paravalanghe. che si costeggiano alla base tagliando il ripido pendio. Giunti al Col Boiret si supera a destra un grande ometto e in una manciata di minuti si è sull’arrotondata cima.
Discesa fino al casotto e al bivio in corrispondenza dell’ultimo larice, prendiamo a sinistra il bel sentiero balcone che dolcemente scende attraversando alcune pietraie, fino alla Ca’ Bianca, da cui sul GTA (a destra) perdiamo quota molto lentamente. Al bivio tra andare a Moies (sinistra) oppure Capoluogo (destra) scegliamo quest’ultimo, che con alcuni saliscendi ci riporta all’auto.
Difficoltà E in 12,2 km con dsl oltre i 1000 metri.
Giro consigliabile nel senso orario da noi percorso, lungo nel tratto in discesa (3 ore) rispetto la salita (2 ore e mezzo). Visti un paio di camosci nel valloncello del Boiret e uno stambecco in cima.
Con la compagnia di Gian Mario.