Bellissima giornata trascorsa ad esplorare il vallone del torrente Poussine. Il sentiero è stato ripulito di recente almeno sino alle baite di Arla Desot, poi occorre fare attenzione a non perdere gli ometti o le fettucce di nylon legate agli alberi, tenendo presente che la traccia è quasi immersa nell’erba olina e che si deve oltrepassare qualche albero caduto. C’è neve pressoché continua da q.2100 circa (Alpe Bianzetta) in poi, inizialmente portante, poi più sfondosa. Da qui, non essendo più visibile il sentiero, ci siamo tenuti sulla dx orog. del torrente salendo per nevai e pietraie sino all’Alpe Chiva (q. 2360 circa), da dove, dopo un paio di tentativi non riusciti di risalire il ripido pendio finale proprio sotto il colle (la neve non teneva più), ho proseguito in traverso per un breve tratto in direzione NE verso il Corno del Lago (la neve su pendenze inferiori reggeva ancora bene il mio peso), riuscendo poi a salire un po’ più a dx del colle (q. 2430 circa) su terreno sgombro da neve. Nonostante qualche ravanata, inevitabile quando si parte con l’intento di esplorare sentieri poco (o niente) frequentati, il vallone merita una visita per le caratteristiche balme costruite sotto massi enormi, per le imponenti pareti rocciose che costeggiano in più punti la parte mediana del percorso, per la possibilità di vedere un angolo davvero recondito di VdA.
Con Franco@A, Elio ed Ernesto che ringrazio perché oggi mi son proprio divertita!