Chentre Carlo – Bionaz Ettore (Bivacco) da La Ferrèra

Chentre Carlo – Bionaz Ettore (Bivacco) da La Ferrèra
La gita
acdc
5 13/10/2018

Contrariamente a quanto scritto in diverse descrizioni on line, l’ultima acqua disponibile si trova a quota 2.300 m, appena sbucati nel canalone che conduce alla sella dove si trova il Bivacco. Tratti in inganno dalle descrizioni siamo arrivati con poca acqua al bivacco e quindi ho deciso di scendere per riempire nuovamente tutte le boracce. Bisogna tenere conto che settembre e ottobre, se non piove, sono i mesi fra i più secchi dell’anno, essendo il disgelo completamente esaurito.

Bella gita autunnale fra boschi ingialliti e la prima neve di stagione a partire da quota 2.700 m. Bivacco in perfetto ordine. Abbiamo acceso un fuocherello e ammirato prima una bella stellata e poi, forse ancor di più, il buio spettrale – quasi totale – di una notte con poca luna e nubi sia più in basso, sia più in alto di noi. Senza torcia sarebbe stato impossibile fare anche solo un passo.

Abbiamo lasciato un po’ di legna per accendere un fuoco e del genepy. Domenica, in due, siamo saliti a quota 2.900, poco sopra il Colle Dzalou, in modo da affacciarsi sull’altro versante. Salita su pietraia e poi su sfasciumi misti a neve. Non difficile, ma al tempo stesso non per tutti.

In compagnia di Alberto, Antonio e Mattia.

Le spettacolari foto sono, come sempre, opera del compagno di gita Alberto Carmagnani.

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