Carina ma non eccezionale: bello il 2° tiro, delicato, e il diedro del 7°. Chiodatura buona ma attenzione, non è proprio plaisir (secondo me): nel senso che per salire senza problemi occorre avere il 6a senza incertezze, dato che gli spit non sono vicini (anche sul 5c occorre cercarli) e non si può integrare praticamente mai, essendo quasi sempre placca, lavorata ma non fessurata. La sosta del 5° tiro non l’abbiamo vista (ah, avessi letto prima la relazione per benino), dev’essere proprio fuori via, e mi ha ingannato un cordino arancione sullo spit dopo, che però non è una sosta! Provvidenziali un paio di friend….Dall’uscita, o sai dove andare per scendere verso la ferrata, oppure….tracce e bolli non ne abbiamo visti, mah….e noi a traversare su erba umida con 200 metri sotto non ci siamo fidati, per cui siamo saliti traversando a dx e poi puntando al filo di cresta in alto, su placche misto terra ed erba con passi di secondo. Se si vuole, ci sono bolli gialli con alcuni spit, per proteggersi se si sale in conserva protetta. E comunque per arrivare al bivio del sentiero col Monzino ormai li a 5 minuti, ci va una bella mezz’ora, di buon passo. Occhio ad inizio stagione che con neve in alto si possono trovare colate, ed infatti il 6 e il 7° tiro erano bagnaticci. Ambiente notevole. Con Dani.