Non ci sono tratti problematici, solo il pendio terminale che porta al colle e alla cima richiede neve stabile e sicura. Nel tratto finale con neve dura e/o ghiacciata risultano spesso necessari piccozza e ramponi al seguito.
Fino alla base del pendio terminale nel Vallon de Lau è un itinerario da considerare MR, mentre il pendio è la cresta finali BR.
Se la strada è sbarrata a Nevache, si segue il tracciato della strada che risale tutta la Val Clarèe, incontrando alcuni gruppi di chalets di Sauce Basse, Fontcouverte e l’auberge de la Fruitière (località che si può raggiungere con l’auto in stagione avanzata).
Qui si trascura prima a destra un sentiero che porta al Refuge du Ricou e poi uno a sinistra che conduce al Refuge du Chardonnet per proseguire lungo la strada, oltrepassando un vasto pianoro e poi, valicando il Pont du Jadis, si superano gli chalet omonimi e poi la strada inizia a risalire con un minimo di pendenza, con una serie di tornanti prende quota e raggiunge i casolari di Saint Jacques ed il Refuge de Laval (nascosto dietro una cresta rocciosa). Qui termina la strada (punto normalmente raggiungibile in auto nel periodo estivo) e si prosegue lungo il sentiero che si inoltra nella parte superiore del vallone (cartello indicatore per il Refuge des Drayeres) che si allarga, aprendosi a ventaglio. Il sentiero (o la traccia nella neve) risale su pendii di moderata inclinazione per raggiungere prima un dosso, poi segue in tratto in leggera discesa che porta nell’ampio pianoro (l’Arisan sulle carte IGN) dove è già ben visibile la posizione del Refuge des Drayeres, si supera il Pont de Pierre e piegando a sinistra una breve rampetta nevosa porta al rifugio.
Dal rifugio si sale inizialmente in direzione della cresta rocciosa che scende dalla Roche Benoit, poi si volge a destra superando una rampa-traverso che porta ad uno spallone di quota 2270 m dove si apre un’ampia visuale sul vallone superiore. Si tralasciano le eventuali tracce di destra (portano verso la Rocca Gran Tempesta) e si continua a sinistra risalendo un ampio pendio che porta all’inizio del Vallon Ravin de Lau. Si risale il bel vallone, tenendosi al centro, si supera la piccola costruzione in pietra della Cabane de l’Ours posta a quota 2460 m. e ci si sposta verso destra risalendo il vallone in direzione della Roche Chateau ben visibile da questo punto in avanti. Superato l’ampio pianoro di quota 2581, si risale il pendio soprastante tenendo preferibilmente la destra (per evitare una zona di pietroni e roccette affioranti), nella conca terminale posta tra i Rochers du Lau a sinistra e l’insellatura del Col de la Madeleine a destra. Superata la parte più ripida della rampa, con percorso diretto o con alcune serpentine, si raggiunge un dosso pianeggiante, dove, con facile percorso, piegando a sinistra si raggiunge il colle a quota 2781 m. Dal colle non rimane che risalire il ripido ma breve pendio nevoso (spesso necessari piccozza e ramponi), usciti dal pendio per breve cresta si raggiungono le roccette della cima, indicata da un piccolo paletto metallico (ore 2.00/2.30 indicative dal rifugio alla cima). Se viene salita direttamente da Névache vanno considerate ore 6.15/6.30 indicative). In discesa si percorre a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGN foglio 3535 OT – Névache, Mont Thabor – scala 1:25000