- Accesso stradale
- A piedi da casa
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1400
Oggi sgambata col fido Frank su questo itinerario. Non sapendo però le condizioni sul percorso in quanto a neve, ho deciso di partire dal basso, cioè da LaSalle a fondo valle, così sapevo che un po’ sarei salito, poi se le condizioni lo permettevano avrei pensato alla discesa su Challancin.
Quindi il percorso è stato:
– partenza dal bar a Cheverel (il cappuccio è un must), a piedi per strada asfaltata per Les Places-Chaffiery;
– passato il villaggio di Chaffiery, discesa sul sentiero “l’home et la pente” (palina) fino a Ecours. Il sentiero è sempre pulito, solo chiazze di neve un po’ in alto;
– a Ecour, proprio davanti alla chiesetta, salita sul sentiero per Fenetre-Charvaz, anche questo sempre pulito. Neve si incontra solo nell’ultimo tratto, dopo la cappelletta, ormai quasi a Charvaz;
– a Charvaz, grazie ad una dritta dell’unica persona incontrata oggi, sono salito al sovrastante alpeggio, poi ho raggiunto la cresta (il riferimento è il traliccio) e sempre lungo questa ho proseguito fino ad incontrare il bivio col sentiero che scende a Challancin. La cresta è innevata, progressione non sempre agevole anche per la neve che col caldo ha mollato
– disceso a Challancin lungo il sentiero. Pensavo fosse il tratto più semplice e lineare, è stato invece il più faticoso, non solo per l’attraversamento del canalone che ha scaricato ma per i tanti, grossi alberi caduti sul sentiero il cui aggiramento è sempre stato eterno.
Bella gita, non sempre banale quindi ancor più remunerativa. Sinceramente sull’anello non contavo molto, quindi ancora maggior soddisfazione, tradotta con le solite 5*, vista anche l’incredibile giornata.
Solito grazie a Frank per la compagnia e la passione sull’itinerario.
Un caro saluto al signore di Remondey incontrato sul percorso, ringraziandolo per il suggerimento.