Chardonnet (Roche du) dalla Valle Stretta per il Col des Muandes

Chardonnet (Roche du) dalla Valle Stretta per il Col des Muandes
La gita
andrea81
5 15/04/2015
Accesso stradale
si arriva ai Rifugi della Valle Stretta
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1900

Si parte dalle Grange di Valle Stretta, e ormai il sentiero è pulito salvo residui di neve discontinui fino al Pian della Fonderia. Qui ho calzato le racchette più per toglierle dalla schiena che per reale necessità, grazie all’ottimo ed insperato rigelo notturno che ha reso la neve portante. Raggiunta la Maison des Chamois è arrivato anche il sole, e le temperature si sono istantaneamente impennate.
Al ponte delle Pianche abbandonato la traccia per il Thabor, e proseguito sul fondo del vallone, ottimo innevamento, non abbondantissimo ma ancora continuo; ho alternato alcuni pendii alle dorsali al centro del vallone, e abbastanza rapidamente sono arrivato al pendio sotto il Col des Muandes, aggirato comodamente a destra e poi di nuovo a sinistra, su neve che iniziava a dare avvisaglie di ammorbidimento (caldo asfissiante e assenza di aria alle 9.30). Dal colle, dove per fortuna tirava un po’ di brezza, continuato con facile percorso nella valletta sospesa, e poi in cima (3h dalla partenza), dove poco dopo sono arrivati degli scialp francesi.
Per tentare di salvare le gambe da sprofondamenti ho limitato un po’ la sosta in vetta, ma ormai dal colle in giù il sole aveva fatto il suo lavoro. Neve marcia ma per fortuna non troppo sfondosa, a patto di scegliere bene i passaggi per evitare le zone con pietre affioranti, dove inevitabilmente si sprofondava. Discesa tutto sommato dignitosa, il tratto più faticoso sia per il caldo che per la neve è stato il piano delle Pianche, da lì in giù la neve si riduce e non ci sono problemi.
La gita è davvero bella, da consigliare, ma con le temperature folli di questi giorni e l’innevamento ancora relativamente abbondante, se non si scende presto si rischia una fatica abominevole.
Nei dintorni parecchia gente, sia sul Thabor che alla Punta Baldassarre (udito scialpinisti ulanti).

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