Via in ottime condizioni, aggiungerei solo un paio di indicazioni utili.
Su L7, appena salito il primo muro verticale (non difficile) ci si trova su una piccola cengia qui si può salire a dx (più facile) dove in breve si arriva ad una sosta su due spit da collegare ( è l’unica sosta senza cordone), oppure a sx sul filo di cresta, più esposto e a vederlo decisamente più impegnativo.
Dalla sosta andando a dx, parte il bellissimo tiro su placca lavorata di L8.
Per la discesa è decisamente preferibile calarsi da L9 fino ad una prima sosta reperibile sulla sx scendendo, su un comodo terrazzino (circa 40mt). Poi da li una seconda calata che porta ad una cengia erbosa/detritica, comoda (la sosta è molto a dx) in ogni caso ci si può slegare in relativa sicurezza e percorrendo una 20ina di metri, in direzione del canale detritico, si arriva alla famosa finestra nella quale si trova la sosta attrezzata che deposita nel canale (calata mooolto ariosa).
Il canale, come già scritto, è davvero un delirio, c’è da tirarsi addosso di tutto.
Noi abbiamo lasciato un cordino su una clessidra, formata da due grossi massi al centro del canale, per scendere più comodamente e più velocemente in doppia fin dove possibile.
La via è davvero bella, in un ambiente favoloso. Un po’ discontinua con un paio di trasferimenti, ma merita senza dubbio la gita.
Oggi in compagnia del socio Paolin.