Charbonnel (Pointe de) da Vincendieres

Charbonnel (Pointe de) da Vincendieres
La gita
abo
5 21/08/2014

Salita a mio avviso meravigliosa: raramente do 5* ma secondo me questo itinerario se le merita tutte: si parte dal bosco per arrivare alla prateria alpina, quindi pietraia e infine un bel ghiacciaio che ricorda ambienti di alta quota. Subito attraversato il ponte ci si trova davanti ad un bivio, bisogna andare a dx (indicazioni per bessans) e poi subito dopo a sx. Giunti a quota 2400m la traccia tende a dx verso un canale di sfasciumi: come da descrizione bisogna invece stare a sx, c’è comunque una scritta con il bivio charbonnel (sx) e tierce (dx). Torrente al mattino con tutte le rocce gelate da attraversare con attenzione, al ritorno tranquillissimo e con portata limitata. Il passaggio del canale-camino è in condizioni un po’ “tignose”: nel senso che per accedervi bisogna attraversare un nevaio ripido ma molto breve che obbliga ad usare picca e ramponi per poi toglierli subito dopo. Per evitare questo gava&buta io sono salito direttamente sulla paretina a sx del camino (la roccia non è delle migliori ma non è neanche marcia come sembra da sotto, difficoltà sul II-III) mentre 3 francesi che mi precedevano hanno tagliato tutto a sx su cenge (qualche ometto) fino a reperire un nevaio ripido (sui 35-40) che piegando man mano verso dx porta fino ad una breve fascia rocciosa e quindi all’inizio del ghiacciaio vero e proprio, in discesa forse è più agevole. Ghiacciaio in ottime condizioni: l’altra settimana dalla Grand sassiere si vedeva solo un po’ di ghiaccio affiorante nella parte bassa, ora grazie alle recenti nevicate è tutto in neve e c’è solo qualche brevissimo tratto gelato. Per il resto non un buco aperto e progressione veloce su neve ben rigelata, la terminale non ci si accorge neanche di passarla (tutto ben chiuso). Già dalla prima volta che l’avevo visto il charbonnel mi aveva subito affascinato: sarà per la sua posizione isolata che lo fa svettare dalle cime circostanti,  sarà per la sua maestosità che fa sì che si innalzi per quasi 2000m dalla valle o forse solo per quell’aspetto inaccessibile che ha da sotto, sta di fatto che salirlo in giornata e da solo era un mio piccolo progetto, quest’anno grazie alle condizioni ottimali della montagna (al ritorno alle 11.30 a 2750m il terreno era gelato!) e ad un mio allenamento superiore a quello degli altri anni sono riuscito a portare a termine questo modesto sogno nel cassetto in 3h10′, che probabilmente per ueli steck e simili sarà un tempo e una salita da fare in pantofole come defaticamento ma per me è stata una grandissima soddisfazione. Panorama eccezionale.

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