Chamoussiere, Saint Veran, Blanchette, Longet, Noire (Colli) dal Colle dell’Agnello, anello

Chamoussiere, Saint Veran, Blanchette, Longet, Noire (Colli) dal Colle dell’Agnello, anello
La gita
giada
5 03/09/2017
Accesso stradale
Ok, posteggiato sotto al Colle dell'Agnello dove parte il sentiero.

Giro strepitoso, grazie all’amica Nadia della Liero a Pontechianale per avermelo consigliato, poi noi di nostro ci abbiamo aggiunto il Pelvo e la Rocca del Nigro, tutte cime che avevo già fatto, ma la tentazione è stata forte, anche se Carla al Col Longet quando si è resa conto di quanto mancava ancora, ha cominciato a imprecare …..ma poi, dopo una coca al Refuge de la Blanche era contentissima! Così il dislivello aumenta ancora rispetto all’itinerario, su un giro di 18 km. buoni!
La giornata è bella ma decisamente fresca (2 gradi alla partenza alle 9,30), dal Colle dell’Agnello al Col Chamoussiere era tutto ghiacciato, poi ci si è messo il vento che ha fatto la sua parte, almeno fino al Col Blanchette, dopo si stava decisamente bene, e nei pianori verso il Col Longet e il Col de La Noir faceva persino caldo. Dal Colle Chamoussiere siamo salite al Pelvo di Chamantran, per poi scendere al colle di Saint Veran. La Rocca Bianca visto che siamo partite tardi, la lunghezza del giro e il freddo, l’abbiamo saltata avendola già fatta diverse volte, ma la si può fare in traversata sul Col Blanchette. Noi abbiamo mangiato alla Rocca del Nigro sotto alla croce che aveva portato e messo il grande Matteo, un pensiero a lui e a Franco che ora sono due stelle che brillano in cielo e vegliano su di noi.
Per la Rocca del Nigro al Col Blanchette si devia a sinistra in piano per erba e pietrame, si passa il laghetto, oggi praticamente asciutto, e si va a contornare a ovest il castello sommitale della Rocca del Nigro fino al termine delle rocce dove si trovano gli ometti e i segni che salendo il pendio canale portano al tratto di rocce, dove con tratti di facile arrampicata si arriva sulla cima. Da li siamo tornate indietro e scese dal canale abbiamo seguito i segni nei prati che ci hanno riportato sul sentiero dell’itinerario descritto.
Oggi vista di tantissimi laghi e laghetti, di cime e valloni, altipiani prativi, di colli e rifugi, poi il laghetto dai riflessi di mille colori sotto al Col de La Noire è una perla incastonata tra montagne dai colori incredibili che variano dal verde, al nero, al crema, all’ocra, al rosa, al mattone…. E poi che dire, abbiamo ammirato la Regina da ogni versante, uno più aspro dell’altro, l’itinerario fa tutto il giro intorno a lei: il Roc della Niera, bella, bellissima, ardita vista da nord! Anche lei fatta con Mariateresa assieme alla Petit Noire e alla Farneireta tanto tempo fa. Tappa per una bibita al bel rifugio sul lago della Blanche e ritorno al Col Chamoussiere con tante marmotte e pecore nei dintorni, diverse persone al rifugio. Al mattino e fino alla Rocca del Nigro abbiamo incontrato tanti escursionisti, dopo a parte le persone al rifugio, solitudine totale, a parte due alianti che sono venuti a salutarci sul Col de La Noire…. Bellissimi i cippi ai colli e soprattutto quelli al Col Longet alto, dove si arriva con la traccia che parte dal laghetto asciutto, quello con gli eriofori. Impressionante la pietraia/ghiacciaio fossile sul versante ovest del Roc (chiamata dai Tete de Toille). Bellissimi gli altipiani tibetani già dal colore giallo, con le perle dei laghi che occhieggiano ovunque. Il Re è stato tutto il giorno in bella mostra, panorama fino agli Ecrins, le Aiguilles D’Arves, il Monte Bianco, il Rosa, il Monviso e i suoi satelli, la Taillante, il Pan di Zucchero e il Pic D’Asti, il Mogioia e il Salza, l’Aiguille de Chambeyron, per citarne alcuni…..
Gita dai mille risvolti e panorami, che passa da dolci pascoli ad aspre pietraie, da severe montagne a splendidi e placidi laghi, tanti segni del passato e del presente, dall’isolamento alla folla!
Che dire, gita super consigliata, da prendersi del tempo per godersela, noi siamo arrivate all’auto al tramonto, ma siamo partite tardi. 5 stelle sono poche, ci vorrebbe quello che i francesi chiamano coup de coeur! E ora come faccio a scegliere 10 foto?????
Con Carla, bellissima e intensa giornata!

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