Saliti in giornata da Chiappera.
Il cengione e gli ultimi risalti prima della placca e del camino finali sono abbastanza facili, spettacolari e divertenti ma occorre prestare attenzione alle scariche sia naturali che generate da chi vi precede e da voi stessi.
Il riuscire a non muovere nulla è la difficoltà maggiore della gita.
Per abbattere le difficoltà tecniche della placca ho usato delle scarpette da arrampicata, grazie alle quali il passaggio diventa una passeggiata.
Sebbene molto liscia gli appigli non mancano affatto e la spaccatura di sinistra agevola notevolmente il passaggio.
Nel camino sovrastante le difficoltà si abbattono ulteriormente ma la roccia è davvero pessima, non ci si può fidare di nessun appiglio perchè al tocco suonano tutti a vuoto. In cima ad entrambi i passaggi ottimi ancoraggi per le calate e x assicurare chi vi segue. Dopo la placca 2 spit con cordone e maillont, dopo il camino o fettuccia attorno ad un masso o, sul colletto che sta in cima, 2 spit con catena e vari maillont.
Un sogno che si realizza, in compagnia del mitico Levro e di un vecchio amico. Non rinunciate a questa gita per la qualità della roccia, andateci in settimana quando c’è meno gente perchè i passaggi, gli scorci e il panorama sommitale sono tra i più belli che si possano ammirare. Meriterebbe 6 stelle questa gita. Come diceva qualcuno, queste cime sono antiche, selvagge, mai snob.
Condiviso la salita con tre personaggi mitici incontrati sul cammino e conosciuti in cima, tra cui Enzo51 che saluto e spero di re-incontrare, magari sull’Aiguille.
Buone salite!
Link video: https://vimeo.com/73971739#