Fatta la traversata salendo dalla Cresta dell’Hörnli e scendendo dalla Cresta del leone. Organizzazione logistica complessa ma che ci ha permesso di lasciare la macchina a Cervinia e svincolarci con gli orari delle funivie al ritorno.
Abbiamo utilizzato gli impianti fino a Plateau Rosa, poi siamo saliti a piedi fino al Piccolo Cervino (400m – 1h) e ridiscesi a Schwarzsee con funivie svizzere . A Schwarzsee tramite comodo sentiero abbiamo raggiunto la Hörnli Hütte (700m – 2h), da qui dopo breve pausa di ristoro abbiamo continuato fino alla Solvay (700m – 4h) dove abbiamo bivaccato. Il giorno successivo salita alla vetta (500m – 4.5h) e discesa per la cresta del Leone fino alla Carrel (650m – 8h) e poi a Cervinia.
Condizioni: la neve sulla Cresta dell’Hörnli inizia alla Solvay; siamo saliti senza ramponi fino all’inizio delle corde fisse, da li in poi necessari ramponi e picozza. Sul pendio di neve sono presenti molti fittoni che permettono di procedere in conserva protetta. Le difficoltà maggiori su roccia le ho trovate appena sotto la Solvay sulla Moseley Platte (2 spit in loco) e sull’ultimo tiro attrezzato con canaponi prima del pendio finale di neve (muretto strapiombante con canapone e scaletta a cui appendersi per issarsi con grande fatica).
La Cresta del Leone è praticamente tutta senza neve (non abbiamo utilizzato i ramponi). La discesa è risultata nel complesso molto più impegnativa della salita, causa la stanchezza nei tratti più impegnativi abbiamo preferito fare delle doppie (ancoraggi in loco) a scapito della rapidità di discesa.
Discesa dalla Carrel a Cervinia parzialmente al buio, grazie alla luna e ai numerosi ometti presenti non abbiamo avuto difficoltà a trovare il percorso.
Nel complesso gita di grandissima soddisfazione!!!!
Un ringraziamento a tutti i compagni di gita: Fabio, Pier, Davide, Marco e Stefano.