Cerces (Pointe des) da Chalets de Laval

Cerces (Pointe des) da Chalets de Laval
La gita
ste_6962
5 08/10/2017
Accesso stradale
nessun problema e strada perfettamente agibile fino al parcheggio del Rifugio Laval

dopo essere stato da queste parti e aver tentato una prima volta con le ciaspole ai piedi (tentativo fallito per la pessima qualità della neve e per maltempo) ho voluto ritornare in Val Clarèe ad ottobre e fare questa salita con il terreno asciutto. Dopo aver passato la notte a Cesana, ci siamo portati in auto al parcheggio nei pressi del Refuge de Laval. Impatto iniziale non dei migliori, dato che era nuvoloso, nevicava e tirava vento forte. Non era certo beneaugurante come inizio di giornata. Però, consapevoli che le previsioni meteo di meteofrance parlavano di un deciso miglioramento già in mattinata non ci siamo certo fatti intimorire da questo ambientino invernale e siamo partiti! Saliti fino al Refuge des Drayeres sotto una pioggia mista a nevischio, ma fortunatamente dal fondovalle si intravedeva il sole. Dopo una breve pausa al rifugio (aperto il locale invernale, con locale cucina e dormitorio per una decina di persone) il tempo iniziava a migliorare, ha smesso di piovere e il vento iniziava a spazzare via la nuvolaglia che albergava sopra le nostre teste, e siamo ripartiti di slancio! Superati in successione gli splendidi Lac de la Clarèe, Lac Rond e Lac du Grand Ban siamo arrivati al Col des Rochilles, dove ci siamo concessi una breve pausa. Come già riportato dai precedenti salitori, il sentiero è sempre ottimamente tracciato, con cartelli indicatori presenti ad ogni diramazione, davvero un ottimo lavoro! Ambiente dolomitico e davvero superlativo! Percorso il comodo sentiero che porta al Col dei Cerces, si trova un cartello indicatore per la cima (dice che non è segnato, ma si trovano numerosi ometti), dopo una conca erbosa e detritica abbiamo superato il lungo e famoso traverso, che sarà anche leggermente esposto in qualche tratto ma non oppone alcuna difficoltà (con terreno asciutto e senza neve!). Arrivati alla base della grande conca detritica, superata una prima parte tra massi e grossi pietroni la traccia di sentiero sale su terreno detritico ma solido e compatto, a tratti gelato. Era presente una spolveratina di neve sulla traccia e sulle roccette del passaggio chiave, che abbiamo superato senza problemi. Il pendio detritico terminale era pulito, la spolveratina mattutina era già sciolta, anche le roccette che precedono la cima erano pulite. Quando siamo arrivati in vetta anche le ultime nubi sono gradualmente sparite, mentre il vento ha continuato a tenerci compagnia. In vetta era freddino (l’altimetro fissato allo zaino ha rilevato una temperatura di -7°!). Ci siamo trattenuti in cima mezz’oretta poi abbiamo iniziato la discesa. Su un sito francese avevo letto che la valutazione delle difficoltà era F, ma anche secondo me il grado EE è corretto, non si tratta di una salita impegnativa, ma abbastanza lunghetta, per noi ci sono volute 4.40 ore dal parcheggio alla cima e circa 4.00 per la discesa a fondovalle. Ottima scelta quella di venire in Val Clarèe e salire la Punta dei Cerces! Gran bella gita e pienamente ripagati della scelta fatta! Tutte le montagne della Val Clarèe sono in ottime condizioni e senza neve, compresi il Grand Galibier e il Gruppo delle Aiguille d’Arves. Panorama spettacolare dalla cima, visuale che spaziava da Pic de Rochebrune, Monviso ai grandi colossi di Delfinato ed Ecrins. Oggi su questa montagna solo il nostro gruppo e due escursionisti francesi. Incontrate almeno altre 20 persone sui sentieri della Val Clarèe.

Un piacevolissimo weekend e una gita davvero piacevole ed interessante! Uscita del Gruppo Camosci del CAI Ligure Genova, oltre al sottoscritto (organizzatore) erano presenti Anna Maria, Giuliana, Enrica, Guido, Luigi C., Graziella M. Bel gruppetto e di ottima compagnia, torneremo ancora da queste parti, le mete appetibili ed interessanti non mancano di sicuro!

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