







- Accesso stradale
- San Martino - Bagni di Masino
Gita con la “G”. La vista che si gode in salita e poi in cima supera le aspettative.
Un percorso dove l’assenza totale di segnaletica e di sentiero pesa, ma se si sta attenti il ravanamento tra la vegetazione è nullo.
Una volta lasciato il sentiero verso il rifugio Gianetti, si entra nella val Sione: tenersi tra le placconate della cascata (sx) e dove la vegetazione è fitta (dx).
Puntare verso la base dell’inconfondibile grosso blocco chiamato “Il pulpito” (alto circa 250/300 mt…), visibile già in partenza, e passando tra i ruderi dell’alpe Sione (2050 mt.). Fino a qui ci sono ometti e, solo all’inizio, qualche traccia del vecchio sentiero, in parte gradinato. Anche qualche sbiadito bollo di vernice blu lo si trova lungo il percorso.
Arrivati alla base del pulpito, puntare verso +/- sud in direzione dell’anfiteatro, che muore verso un netto intaglio nella cresta. Per individuare il percorso che supera questa parte del percorso, molto utile la foto pubblicata dal gulliveriano “Grivola” (grazie).
Superata la bastionata dell’intaglio in traverso sulla destra e poi, superate le rocce, rientrando sulla sinistra, si ha di fronte il pendio finale verso la vetta con l’inconfondibile “missile” (occhio e croce alto 25 mt…) sulla destra.
Per la discesa, cercare gli ometti, praticamente sempre ben visibili dall’alto.
Un “grazie” al mio socio Stefano, in grande forma.