- Accesso stradale
- Ottimo, parcheggio non esteso ma ben dimensionato per l'affluenza del sabato.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti alle nove con qualche grado sotto lo zero, risaliamo il bosco all’ombra e al fresco, su percorso ben tracciato, neve dura che prende bene sulle pelli. Dopo un’oretta siamo al sole e fuori dal bosco e vediamo la nostra meta 800mt più su.
Quando il pendio si fa ripido, 150mt sotto la forcella, mettiamo i rampanti per sicurezza, anche se la neve tiene bene.
Poca neve dalla forcella alla vetta, giusto quella che serve per salire con sci e rampanti.
Discesa molto bella a tutte le altezze: dura ma non gelata in discesa dalla cima, farinosa sotto la forcella, un po’ più pesante ma sempre ben sciabile e divertente a metà, compatta e quasi pista simpatica nel bosco rado.
Dopo una settimana di alta pressione e caldo, qui la neve è rimasta in ottime condizioni.
Complessivamente una bellissima gita in ambiente selvaggio, peccato per i tralicci dell’alta tensione che rovinano la vista. E’ un po’ la versione “Plus” del Poncione di Valpiana.
In otto con un cane (Blitzen), tutti contenti.
Coefficiente di GifX della gita = 1,2 (da Milano)