Via superlativa. Un capolavoro aver aperto nel ’29 una via del genere! Via lunga, che alterna diedri e camini a tiri in piena parete che offrono grande esposizione. La roccia è ottima, viene via davvero poca roba. È sufficientemente chiodata sui tiri di V, sugli altri pochi chiodi. Le soste sono attrezzate… occorre comunque verificare i chiodi e eventualmente integrare, alcuni poco affidabili. Per integrare lungo i tiri usato una serie dal 0.3 al 2 (il 4 “consigliato” per l’ultimo camino non lo abbiamo utilizzato), utilissimi anche diversi cordini. Tenersi margine coi tempi, nel complesso impegnativa, noi siamo andati un po’ lunghi anche perché un paio di tiri li abbiamo fatti fuori via dovendo attrezzare anche le soste. Ci siamo riportati sulla via collegandoci con la variante Scalet, un po’ più sostenuta e con un paio di tiri spettacolari. Diverse cordate, quasi tutti austriaci. I tiri più significativi: L2 diedro fessurato sostenuto fatto a freddo, uscita di L4 fessura di 15m di V+ completamente sprotetta (utile un BD 2), L14 (var. Scalet) placca impegnativa con roccia da urlo, L15 (var. Scalet) traverso in leggero strapiombo sotto un tetto con 500m di vuoto sotto le chiappe, L18 camino finale fradicio con usciata fisica. Tutta da primo in libera. Con Fre, i complimenti non servono più.