Questa via è proprio un bel viaggio!
Molto bella per diversità di tipologie di arrampicata (fessure,camini,placche) e per verticalità (anche se mai faticosa, c’è sempre la presa giusta al posto giusto!). Anche la roccia è mediamente buona per una via così lunga.
Attenzione alla parte mediana della via, sui tiri di III è facilissimo perdersi, per orientarsi guardare al tetto sovrastante e immaginare di doverlo passare a sinistra. Da S11 (secondo la mia relazione) ci sono due varianti a destra quella classica, a sinistra una più dura (fatta da noi) con un diedrino/fessura non banale (VI+/VII) protetto da un chiodo non affidabilissimo (almeno alla vista). L’ultimo camino non banale potrebbe facilmente essere bagnato, ma in artif si dovrebbe passare bene, nel nostro caso era asciutto e davvero piacevole da scalare!
La discesa non è assolutamente da sottovalutare, anche se non difficile se si ha dimestichezza su quel terreno.
Con Paola e la cordata Veneziana che ci ha fatto passare all’attacco