Accesso facile seguendo le indicazioni per la falesia, anche se l’attacco della via rimane un pò anonimo: arrivati alla deviazione per le vie Turel, Parè, Picotendro e Tournet (tutte con targhetta metallica) proseguire ancora verso destra e si vedono su una placca i primi 2 spit della via Gios. La via che si snoda su tre balze è molto discontinua: la prima parte che conduce in cima all’evidente torrione è sicuramente più interessante, ma anche il traverso di Serpente Bianco non è male. L’ultimo salto serve solo per portare al castello e forse farla con le scarpe da trekking la rende più pepata. Chiodatura ottima anche se in un paio di punti i dadi stanno mollando. Fatta tutta con una mezza corda da 60m doppiata.
Oggi si gioca in casa…le restrizioni impongono scelte di prossimità ed allora con Enrico optiamo per quelle vie che abbiamo a due passi da casa e che per molto tempo abbiamo disdegnato. Un grazie a Gianni Lanza per le vie che continua a tracciare in una zona che merita di essere rivalutata per le peculiarità del paesaggio e le possibilità che offre in termini di outdoor.