Carreè (Tete) da le Pontet per il Vallon du Lauzanier

Carreè (Tete) da le Pontet per il Vallon du Lauzanier
La gita
ste_6962
5 04/10/2015
Accesso stradale
nessun problema, solo un breve tratto ghiacciato prima del Colle della Maddalena
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
2200

Nonostante le premesse meteo non fossero particolarmente incoraggianti, un post di un amico su facebook e la chiamata di un altro amico da Saluzzo alla fine hanno vinto la mia incertezza iniziale e ho deciso di partire. Arrivato al parcheggio del Pontet alle 8,30 e incontrato Daniele, ci prima portati al Pont Rouge seguendo la strada asfaltata del Vallone del Lauzanier, e poi ci siamo messi in cammino con una giornata splendida, nemmeno una nuvola, sole e cielo sereno….l’ideale per una bella giornata da trascorrere in montagna! la prima parte del Vallon du Lauzanier era senza neve, trovata solo da quota 2200 m in avanti, poco prima del Lago di Lauzanier. Io stavolta ho fatto un errore di valutazione, lasciando le ciaspole a casa, infatti dal bivacchetto nei pressi del lago iniziavano a servire eccome, dato che erano presenti 35/40 cm di neve caduta ieri e i pendii superiori erano tutti da tracciare, nonostante avessi davanti Daniele che aveva le ciaspole per me salire e sprofondare ad ogni passo iniziava a farsi faticosa…! Siamo saliti per il pendio che portava nel valloncello nascosto dei Lacs des Homme arrancando nella neve, ma determinati e motivati, anche se la neve era quasi sempre sfondosa. Nel valloncello dei Lacs des Homme si camminava un pochino meglio….ma la fatica iniziava a farsi sentire. Abbiamo superato la conca dei due laghi, poi il mio socio ha iniziato ad averne abbastanza (complice il fatto che era poco allenato e non faceva gite da oltre 1 mese) sullo spallone prima della conca terminale ha deciso di fermarsi. Io per un attimo ero indeciso sul da farsi, poi lui mi ha prestato le sue ciaspole e data la giornata spettacolare a mia disposizione….ho deciso di proseguire. Ho risalito la conca finale arrivando al Pas de la Petit Cavale piuttosto stanco per il gran mazzo necessario per arrivare fin qui, ma ora il terreno diventava più impegnativo, ripido e con meno neve, da qui in avanti si poteva salire solo con picca e ramponi (che invece mi ero portato dietro fortunatamente..!). La risalita iniziale è piuttosto ripida, in diagonale tra neve lavorata dal vento e roccette affioranti, poi raggiunto il filo della cresta Nord l’ho seguito fino in cima, con percorso davvero piacevole, su cresta aerea e con roccette parzialmente innevate, l’arrivo in vetta mi ha decisamente ripagato della fatica fatta! Gran bella gita, ciaspolata non programmata e nata per caso! Panorama favoloso dalla cima, con lo sguardo che spaziava da tutte le cime della Valle Ubaye, a buona parte delle Marittime e Cozie Meridionali, con Oronaye, Gruppo dello Chambeyron e Monviso a dominare la scena! Non c’era vento e sono riuscito a godermi la cima per quasi mezz’ora prima di iniziare la discesa. In discesa, ritrovato Daniele, abbiamo compiuto l’anello passando dal Lac Derrière la Croix, percorso che già conoscevo per averlo seguito in veste estiva in occasione della salita fatta alla Tete de la Pelouse, raggiungendo da qui il Lago del Lauzanier e poi il fondovalle. Io sono salito in vetta in quasi 5 ore….ma viste le condizioni della neve recentissima, e il fatto che per buona parte del percorso ero senza ciastre, è già andata bene esserci arrivato, la fatica e i tempi lunghi erano messi in preventivo ormai! Oggi solo noi quassù, e una decina di francesi al Lago di Lauzanier. Visto che nella relazione i tempi di percorrenza sono stati rimossi dalla redazione (capisco che sono molto variabili, ma secondo me specificando che sono puramente indicative darebbero comunque un’idea generale dei tempi di percorrenza a chi potrebbe essere interessato a ripetere la gita!), lo scrivo qui in fase di commento, i normali tempi di percorrenza con neve in buone condizioni vengono dati sulle 3,30/4,00 ore. E non lo dico io da semplice pisquano domenicale ma riportato su guide italiane e francesi. Lo scrivo senza intenti polemici ma per informare il lettore interessato di quali potrebbero essere le tempistiche di salita.

Oggi gran bella gita e inattesa per sviluppo e innevamento trovato, in compagnia di Daniele G. di Saluzzo che ringrazio per la compagnia e la gentilezza…persona squisita come poche altre, senza la sua opera di tracciatura e le sue ciaspole non sarei mai arrivato in cima oggi! Grande ancora una volta la Valle Ubaye, che mi ha riservato come sempre altre gioie e soddisfazioni! Peccato che il mio socio non sia riuscito a condividere con me il piacere della cima, ma ci sarà tempo e modo per lui di tornare da queste parti!

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