Caramia (Punta) da Ceresetta

Caramia (Punta) da Ceresetta
La gita
giuliof
3 26/02/2016

Breve giro per esplorare l’appartato vallone dell’alpe Verne del quale non mi risulta ad oggi nessuna menzione in tutto il web. Per cercare il punto migliore in cui salire ho percorso tutto il sentiero da Ceresa alla Pozza di Gisulai. All’escursionista che percorre questo noto tratto di sentiero per recarsi a visitare le miniere, questi luoghi possono sembrare dirupati ed inaccessibili, ma provando ad esplorarli si scoprono un’infinità di manufatti in pietra come muri a secco di confine, terrazzamenti, resti di antiche mulattiere oltre a facili canali e dorsali percorribili con un minimo di uso delle mani. Dalla pozza sono tornato indietro un po’ e sono salito dove sembrava meglio ma mi ci sono trovato in un vallone parallelo più a nord che mi ha portato fin sotto le barricate che sostengono il torrione Ovest della Punta Caramia. Capito l’inghippo ho cercato e trovato un varco grazie a tracce di animali ed ho percorso agevolmente un tratto di traverso e dorsale per scendere quindi nel bosco del canalone corretto, e non poteva essere che lui dato che l’altro ancora più a sud l’avevo esplorato nel giro precedente ed il contesto era ben chiaro grazie alla conoscenza acquisita e alla posizione delle relative bocchette. Individuata come mi aspettavo la baita in questione e visionato le imponenti rocce che le stanno vicino, risalgo il vallone ritrovando ben presto le tracce del mio passaggio precedente nei pressi delle 2 bocchette, la prima delle quali fu raggiunta da altro canale rivolto a sud, secondario rispetto a quello attuale. Portatomi alla base dei torrioni ovest, cerco invano di salire il canale ivi compreso, facile per un primo tratto con spesso strato di foglie, rami e rocce. Poi mi trovo di fronte ad un lungo masso incastrato in verticale che forma 2 diedri, a sinistra umido e strapiombante, a destra muschiato e povero di appigli. Quando quasi mi decido a tirare fuori la corda ed il materiale per cercare di proteggere l’ostico passaggio (come minimo di IV^ grado) ecco che la perturbazione già presente su Soglio e Mares comincia a far cadere i primi fiocchi di neve e l’aria si fa più gelida. Opto quindi per una rapida ritirata scendendo questa volta per intero il vallone della baita Verne, scopro poi che il punto migliore per salire è molto vicino alla borgata Ceresa (lascio scritta nera e freccia sul pietrone con segnavia nei pressi di grande masso e ometto). Oggi da solo senza raggiungere la cima. Torneremo in forze e meglio attrezzati: adesso di potenziali rocce da salire ne abbiamo viste abbastanza e credo sia giunta l’ora di piantare qualche chiodo ! 🙂

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